martedì 26 novembre 2024


12/04/2013 13:26:08 - Provincia di Taranto - Attualità

«Difficile credere che questa macchina politico-amministrativa riesca in pochi mesi, con l’estate di mezzo, ad elaborare un progetto credibile per la candidatura di Taranto a Capitale Europea della Cultura»

 
«A Palazzo di Città è andata in scena una delle tante farse politiche, infarcite di promesse demagogiche, a cui ci ha abituato il sindaco di Taranto Ippazio Stefano, solo che, non contento del “palcoscenico locale”, ha pensato bene di arrivare a livello europeo, con uno special guest: il sindaco di Bari Michele Emiliano.
Il primo cittadino di Bari, città le cui influenze da sempre fortemente penalizzano Taranto, ha avuto una bella pensata: candidare Taranto a Capitale europea della Cultura per il 2019, in concorrenza con città come Venezia, Bergamo, Matera, Trieste, Ravenna … .
La pensata di Michele Emiliano – sindaco di Bari e candidato in pectore alla presidenza della Regione Puglia nella fase post Vendola – è astuta: nessuna città pugliese ha le carte in regola per diventare Capitale europea della Cultura, allora che fa: propone Taranto!
Da anni l’Amministrazione Comunale di Taranto si caratterizza per l’incapacità di affrontare problemi, importanti e non: il disastro delle municipalizzate, la drammatica vertenza ambientale affrontata da Stefano mandando letterine a Bari e Roma, voragini che si aprono nei mercati rionali inghiottendo furgoni.
Soprattutto, da quando Ippazio Stefano guida la città è latitante la “Politica” con la P maiuscola, quella che dovrebbe disegnare una strategia per il futuro della nostra città: penso all’assetto urbanistico del Territorio, e si tira a campare senza un progetto politico con un ridicolo valzer di assessori, alcuni persino a tempo determinato … .
Difficile credere che questa macchina politico-amministrativa riesca in pochi mesi, con l’estate di mezzo, ad elaborare un progetto credibile per la candidatura di Taranto a Capitale Europea della Cultura: lo farà il nuovo Assessore comunale alla cultura con contratto semestrale?
E dove si dovrebbe tenere la solenne cerimonia a livello europeo?
Taranto non ha una location organizzata in grado di ospitare un evento di così grande portata, probabilmente qualcuno immagina e spera che sino ad allora il Palazzo degli Uffici possa essere completato; Taranto non ha una rete organizzata in grado di supportare credibilmente quella “offerta culturale” che pure il nostro Territorio possiede e che non riesce a prendere compiutamente corpo attesa la incapacità politica della classe dirigente.
Eppure una folla plaudiva a Palazzo di Città alla nuova farsa politica organizzata da Ippazio Stefano per presentare questa bella pensata.
Invece di ringraziare Michele Emiliano per averci candidato al “nulla”, Ippazio Stefano avrebbe dovuto chiedergli come mai il Comune di Bari sta appoggiando il raddoppio dello interporto di Bari dove dovrebbero essere manipolate le merci dei contenitori che giungono nel porto di Taranto, dovrebbe chiedergli se lui è d’accordo che a Bari-Palese si realizzi anche un grande aeroporto merci – ruolo che dovrebbe rivestire in ambito regionale quello di Grottaglie – ovvero è uno dei fautori dello scippo politico-economico che a Bari stanno perpetrando a danno della nostra economia.
Quando questo accadrà, Ippazio Stefano prenderà carta e penna e scriverà una bella letterina al Governo Nazionale di turno; Michele Emiliano, invece, chiederà anche ai tarantini di essere eletto Governatore di Puglia».
        Arnaldo Sala
Consigliere regionale PdL










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