I malavitosi conoscevano bene la sua abitazione di Lizzano e il garage, che dista una cinquantina di metri dalla casa
«Non ho alcuna idea sulla matrice di questo gesto».
Dario Iaia, da circa un anno sindaco di Sava, è visibilmente scosso dall’attentato intimidatorio di cui è stato bersaglio la notte scorsa nella vicina Lizzano, centro in cui abita con la famiglia.
«Non riesco ad avanzare alcuna ipotesi: sono totalmente all’oscuro» afferma Iaia, avvocato, come, d’altronde la moglie.
L’autore dell’attentato ha dimostrato di conoscere molto bene sia l’abitazione del primo cittadino savese, sia l’ubicazione del garage.
«Si, è così» conferma Dario Iaia. «Anche perché il garage dista una cinquantina di metri dalla mia abitazione. Chi ha agito, quindi, era perfettamente a conoscenza dell’ubicazione del mio garage. E’ stata divelta, attraverso un cavo, la serranda e poi, una volta penetrati dentro al garage, hanno appiccato il fuoco alla mia auto, una Jaguar, e a quella di mia moglie, una Mercedes Classe A. Le fiamme hanno avvolto in pochi minuti le due auto, provocando anche il crollo del tetto del garage».
L’episodio si è verificato intorno a mezzanotte e mezza.
«E’ stato un vicino che, accorgendosi di quanto stesse avvenendo, ha provveduto ad avvisarmi. Sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri, ma le due auto sono chiaramente irrecuperabili. Le abbiamo trovate carbonizzate.».
Tenendo conto della dinamica dell’episodio, è difficile ipotizzare che a compiere questo gesto sia stato un solo malvivente. Più probabile che ad agire siano stati almeno in due. Per gli inquirenti, però, al momento non sembrerebbero esserci piste da seguire.
«Non so se nella zona in cui abito esiste qualche impianto di videosorveglianza» afferma ancora il sindaco Iaia. «Non riesco proprio ad immaginare cosa possa aver armato le mani di colui o di coloro che hanno compiuto questo gesto. Non c’è stato nulla che possa farmi maturare un sospetto o un’ipotesi. E’ un gesto comunque grave, che, da quel che mi risulta, non era mai stato compiuto a Sava: mai un sindaco aveva subito un attentato intimidatorio».
La notizia dell’attentato si è diffusa rapidamente, nelle prime ore della mattinata, a Sava, generando incredibilità e preoccupazione.
E’ molto probabile che le indagini degli investigatori possano concentrarsi sull’attività amministrativa della coalizione guidata dal sindaco Dario Iaia. Coalizione che si è insediata poco meno di un anno fa. Occorre comprendere se si sia trattato di un gesto isolato di qualche sconsiderato, oppure se è ricollegabile ad un tentativo di condizionare gli appalti e comunque le scelte dell’Amministrazione.
E se è vero che mai in passato i sindaci di Sava sono stati oggetti di episodi di questo genere, è altrettanto vero che l’estate scorsa si verificò un altro episodio simile. In quella circostanza ad essere preso di mira fu lo “scomodo” ambientalista Mimmo Carrieri. Nottetempo, nei primi giorni del mese di agosto, fu incendiata la sua auto, parcheggiata sotto casa di Carrieri. Qualche giorno dopo a Carrieri fu recapitata una lettera anonima che conteneva gli sberleffi dei probabili autori dell’episodio.