TARANTO – Altra bufera per la famiglia Riva: operati sequestro per un miliardo e 200 milioni di euro
Secondo la magistratura, sarebbero soldi sottratti alle casse dell’Ilva e nascosti in paradisi fiscali. Indagati Emilio e Adriano Riva
La Guardia di Finanza si è presentata ieri mattina nelle abitazioni e negli uffici della famiglia, per notificare un provvedimento di sequestro preventivo emesso dal gip del tribunale di Milano: partite dagli accertamenti patrimoniali su Emilio e Fabio Riva, le indagini ipotizzavano che il Trust Orion Ltd - con una consistenza patrimoniale attorno ai 60 milioni - schermasse in realtà appartenenti alla famiglia Riva. I successivi accertamenti hanno consentito però di accertare che in realtà l'ordine di grandezza dei fondi all'estero, che i proprietari dell'Ilva avrebbero sottratto dalle casse dell'azienda, era ben maggiore e ammontava a circa un miliardo e duecento milioni. Soldi e strumenti finanziari che, si legge nel provvedimento di sequestro, sarebbero «provento di appropriazione indebita aggravata e continuata, dichiarazione fraudolenta, false comunicazioni sociali e infedeltà patrimoniale»: in sostanza denaro che sarebbe stato «drenato dalla società Fire Finanziaria (quindi trasformatasi in Riva Acciaio e infine in Riva Fire)» e trasferiti a società di partecipazione estere e società veicolo offshore «a seguito di tre operazioni di cessioni di partecipazioni industriali tutte conseguenti all'acquisizione dell'Iri dell'Ilva».