Domenica la consegna di una carrozzina da basket ad un ragazzo che non poteva continuare a coltivare questa passione
Arriva all’ultimo atto, il più atteso, il progetto “Vivere senza barriere, nella testa e nel cuore”, promosso dall’Associazione Genitori di Avetrana. Progetto che aveva lanciato la raccolta di tappi da consegnare ad un’azienda che li ricicla e, in cambio, ottenere una sedia a rotelle per il gioco del basket in carrozzina, da donare ad un ragazzo che ha questa passione.
«Con tale iniziativa si è inteso dimostrare che la raccolta tappi può diventare una risorsa e che per far del bene occorre a volte un semplice gesto» sostiene in una nota l’A.Ge. di Avetrana, presieduta da Anna Maria Leobono. «Lo scopo è quello di ottenere dalla raccolta dei tappi carrozzine per giocatori, altrimenti impediti a praticare sport.
Sinora l’associazione ha già raccolto oltre 7 tonnellate di materiale. La raccolta è stata realizzata soprattutto nelle famiglie, nelle scuole di ogni ordine e grado, negli ospedali, nelle attività commerciali,nelle aziende, ma anche presso associazioni, enti, istituzioni
L’Age di Avetrana sicuramente ha dimostrato, anche in questa occasione, una realtà efficiente. Infatti, in meno di un anno, grazie alle tante comunità e a generosi imprenditori è riuscita a rendere felice Carlo, un ragazzino pronto a fare tanti canestri con la sua nuova e scintillante turbo carrozzina!».
Domenica prossima, alle 18, nel palazzetto dello sport di Avetrana avrà luogo la consegna della sedia a rotelle. Alla manifestazione dovrebbero partecipare anche due squadre di basket in carrozzina di Taranto.
«L’iniziativa ha voluto coinvolgere la comunità su un argomento importante: il tema della diversa abilità, come opportunità di andare oltre gli schemi» è riportato ancora in una nota dell’A.Ge. «Cominciando a parlarne, con un impegno preciso: di non fermarci, insieme con le istituzioni e il territorio. Pertanto, grazie al coinvolgimento di tante comunità anche di province diverse, si è riusciti ad ottenere una raccolta considerevole tanto da acquistare un carrozzina da basket per un giovanissimo giocatore».