Il sequestro nei confronti dell’Ilva e della Riva Fire riguarda beni mobili e immobili e disponibilità economiche
L’Ilva ha presentato ricorso al tribunale del riesame di Taranto contro il sequestro del patrimonio dei Riva, fino al raggiungimento della soglia di 8 miliardi e 100 milioni di euro, disposto il 24 maggio scorso dal gip Patrizia Todisco. L’istanza, si è appreso, è firmata dall’amministratore delegato, Enrico Bondi.
Il sequestro nei confronti dell’Ilva e della Riva Fire riguarda beni mobili e immobili e disponibilità economiche. L’accusa ipotizzata dai magistrati di Taranto è associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati ambientali plurimi. Alla notizia del sequestro, Bondi ha annunciato le dimissioni insieme col presidente, Bruno Ferrante, e col consigliere di amministrazione Giuseppe De Iure. Rimarranno tuttavia in carica fino al 5 giugno, data fissata per la nuova assemblea dei soci.