Il sindaco di Fragagnano: «E’ evidente, oramai, come il modello di governo dell’attuale presidente Vendola non esiste più»
Sul parere negativo alla Regionale 8, espresso in fase di Valutazione di Impatto Ambientale, interviene anche il sindaco di Fragagnano, Michele Andrisano, il quale rimarca l’importanza di questa arteria e critica la decisione di bloccare il progetto.
«La Regionale 8 rappresenta un importante progetto di collegamento da Taranto fino ad Avetrana. Questo significativo programma di realizzazione ha ottenuto parere sfavorevole dalla Regione Puglia. E’ evidente, oramai, come il modello di governo dell’attuale presidente Vendola non esiste più» è l’opinione di Michele Andrisano. «Ancora una volta a pagare sono i cittadini, che, come al solito, sono vittime dell’incapacità di gestione della cosa pubblica. Questa Amministrazione regionale continua a far danni e continua ininterrottamente a produrre disastri in settori determinanti per la crescita. Non bastava il trattamento subito inerente il tema della sanità nella nostra provincia, ora ci tocca anche questo altro disgustoso comportamento. In questo momento, i tempi di collegamento tra la città capoluogo e Avetrana sono assurdi. E’ inaccettabile che per spostarsi da Taranto fino all’ultimo comune del versante orientale si debba impiegare una eternità».
Cosa possono fare i sindaci dei Comuni interessati per sbloccare la situazione?
«Dobbiamo fare squadra e contrastare questo ingiusto comportamento da parte di chi, in giro per l’Italia, continua a raccontare favole e subito dopo agisce esattamente al contrario, aggravando sempre più la situazione della nostra regione. Questo autorevole progetto è stato condiviso da tutti noi per rendere la nostra provincia più omogenea e soprattutto per poter perfezionare il collegamento rendendolo più rapido e diretto. Ma, a quanto pare, il governatore pugliese tratta in maniera differente le varie province, suddividendole in province di serie A e province di serie B, e purtroppo la nostra appartiene alla categoria in basso».
Che cosa ha perso il versante orientale, ed in particolare, la litoranea ionica con il blocco del lavori?
«Abbiamo perso una ennesima ipotesi di sviluppo e di crescita del nostro territorio, abbiamo abbandonato una ipotesi alternativa alla grande industria. Certamente questa opera rappresentava la valorizzazione del turismo e delle nostre bellezze. Con l’approvazione del progetto da parte della Regione Puglia, gli stabilimenti balneari potevano ideare nuove zone di parcheggio per i visitatori e i comuni potevano realizzare delle bretelle di collegamento con l’istituzione di navette. Purtroppo questo non è stato possibile, e nel frattempo sono stati spesi tantissimi soldi per il tratto da realizzare.
Colgo l’occasione per invitare tutti i parlamentari del nostro territorio e tutti i consiglieri regionali a mobilitarsi e far sentire la propria voce affinchè la Regione faccia marcia indietro su questo provvedimento».