Respinta la richiesta degli avvocati dell’ex presidente della Provincia di Taranto coinvolto nell’inchiesta “Ambiente svenduto”
Resta agli arresti domiciliari l’ex presidente della Provincia di Taranto, Gianni Florido. Lo ha deciso il gip, Patrizia Todisco, che ha respinto la richiesta presentata dagli avvocati. Florido era stato arrestato lo scorso 15 maggio, con detenzione in carcere, nell'ambito dell'inchiesta “Ambiente Svenduto” relativa all’inquinamento dell’Ilva. Florido, finito in carcere con altre tre persone (tra cui l’ex assessore all’Ambiente della Provincia, Michele Conserva) mentre un’altra (l’ex direttore generale dell’ente) è andata ai domiciliari, è accusato di concussione.
Secondo l’accusa, avrebbe fatto pressioni sui dirigenti della Provincia - e in particolare su quelli dell’assessorato all’Ambiente - perché all’Ilva venisse rilasciata l’autorizzazione all’esercizio della discarica “Mater Gratiae” all’interno dello stabilimento industriale.
Florido, nell’interrogatorio davanti al gip, ha negato di aver esercitato pressioni e sostenuto, invece, di aver solo chiesto ai dirigenti della Provincia di decidere in merito alla discarica in un verso o nell'altro. Questo per evitare che si determinasse un conflitto col ricorso dell'Ilva al Tar, come spesso in materia ambientale è avvenuto.