martedì 24 settembre 2024


24/06/2013 17:28:36 - Provincia di Taranto - Attualità

Ecco i risultati dei primi cinque mesi del 2013

 
La Cerimonia, presieduta dal Comandante Regionale - Generale di Divisione Franco Patroni, si è svolta all’interno della Caserma “M.A.V.M. Giovanni Macchi”, storica sede del Comando Regionale Puglia, e vi ha preso parte - in un diffuso contesto di sobrietà - il solo personale militare alla sede.
Nel corso dell’ultimo anno i reparti del Comando Regionale Puglia hanno concentrato ogni risorsa operativa al fine di tutelare l’economia legale e il corretto funzionamento delle regole di mercato, puntando a recuperare le risorse sottratte al bilancio dello Stato, dell’Unione Europea, delle Regioni e degli Enti Locali allo scopo di garantirne il corretto impiego, per il benessere della collettività ed il sostentamento delle politiche di rilancio e sviluppo economico e sociale.
L’obiettivo è quello di continuare nel percorso di costante miglioramento della qualità complessiva dell’azione del Corpo, nell’ottica di assicurare una sempre maggiore concretezza dei risultati conseguiti, anche attraverso una sistematica aggressione ai patrimoni illeciti accumulati. Per raggiungere questi risultati, si sta continuando a puntare su una maggiore flessibilità dell’azione ispettiva, al fine di calibrare al meglio l’attività investigativa in funzione delle diverse modalità con cui i fenomeni illeciti si manifestano nelle diverse aree del territorio regionale.
Pertanto, il piano di azione, in sinergia con tutte le altre Istituzioni del sistema tributario e finanziario, è stato basato essenzialmente sui seguenti segmenti:
-        consolidamento e rafforzamento della lotta all’evasione e all’elusione fiscale;
-        intensificazione del contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica;
-        rafforzamento dell’attività di prevenzione e repressione della criminalità economico-finanziaria e dei traffici illeciti.
Con queste premesse, i risultati tangibili dei soli primi cinque mesi del 2013 nelle più importanti aree operative, confermano la piena risposta del Comando Regionale Puglia al mandato istituzionale; risultanze tutte altamente positive, sia sotto il profilo dell’evasione fiscale che dell’individuazione dei patrimoni illecitamente accumulati.
LOTTA ALL’EVASIONE FISCALE
I 3.697 interventi a carattere fiscale eseguiti nel periodo, hanno consentito di scoprire redditi sottratti a tassazione per circa 657 milioni di euro e di costatare violazioni all’I.V.A. per oltre 127 milioni di euro, con la conseguente denuncia all’Autorità Giudiziaria di 291 persone.
In tale contesto, importanti sono anche i dati relativi al contrasto della cosiddetta economia sommersa; nel periodo, sono stati individuati 298 evasori totali e paratotali - intendendo con il primo termine quei soggetti completamente sconosciuti al fisco, e con il secondo quelli che hanno occultato all’Erario almeno il 50% del loro reddito, e sono stati inoltre scoperti oltre 885 lavoratori, in nero o irregolari.
Inoltre, al fine di garantire l’effettivo recupero dell’evasione, sono state avanzate proposte di sequestri e confische per equivalente, connessi a reati tributari, per un ammontare complessivo di circa 44 milioni di euro.
I controlli strumentali all’assolvimento dei propri obblighi fiscali in capo alle categorie di contribuenti obbligati al rilascio di scontrini o ricevute, sono stati complessivamente 10.880, con 3.459 violazioni riscontrate, con una percentuale di irregolarità del 32%.
I Reparti della Puglia hanno altresì intensificato l’azione di controllo economico del territorio, attraverso un piano capillare di rilevazione delle ricchezze sintomatiche di capacità contributiva allo scopo di appurare la regolarità o meno delle posizioni fiscali dei soggetti che conducono un alto tenore di vita, apparentemente non coerente con i redditi dichiarati. All’esito degli oltre 1200 rilevamenti effettuati, sono stati avviati accertamenti di carattere fiscale nei confronti di diversi proprietari o possessori di auto, imbarcazioni da diporto e residenze di elevato valore economico. I controlli continueranno con sempre maggiore sistematicità, anche nell’evidenza dei primi rilevanti e positivi riscontri.
TUTELA SPESA PUBBLICA E LOTTA ALLA CORRUZIONE
Continuando, l’attività di repressione delle frodi al bilancio dello Stato e dell’Unione Europea e, più in generale, di contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica, ha permesso di accertare l’indebita percezione di sovvenzioni comunitarie, nazionali e locali per oltre 33 milioni di euro, con la conseguente segnalazione agli organi competenti anche ai fini dell’immediata sospensione dei finanziamenti già pronti per essere erogati, per ulteriori 316 milioni di euro.
Grande attenzione è stata rivolta, inoltre, al settore dei reati contro la Pubblica Amministrazione, che minacciano il prestigio e la credibilità delle istituzioni inquinandole, e che talvolta presentano profili di contingenza con interessi criminali.
Illeciti che, oltre a rilevare sotto il profilo etico-sociale (in quanto compromettono l’aspettativa di legalità e la fiducia dei cittadini) rappresentano talvolta un costo aggiuntivo in termini di spesa o di minori entrate, come testimoniano importanti operazioni condotte.
Significativi i risultati raggiunti dai dipendenti reparti nello specifico contesto, che all’esito di 121 interventi eseguiti, hanno denunciato 359 soggetti, di cui 17 in stato di arresto; in particolare, e con riferimento ai soli reati più tipici commessi da pubblici ufficiali, (nella fattispecie: “peculato”, “concussione”, “corruzione” e “abuso d’ufficio”) sono state denunciate 146 persone, di cui 11 tratte in arresto.
AGGRESSIONE AI PATRIMONI DELLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA
In misura altrettanto intensa è stata sviluppata e proseguita l’attività di contrasto agli illeciti arricchimenti della criminalità organizzata e comune, attraverso una più ampia strategia di aggressione dei patrimoni, delle infiltrazioni mafiose nell’economia e del crimine economico in tutte le sue manifestazioni - specie l’usura e il riciclaggio -; fenomeno, quello del crimine economico, estremamente complesso e grave, perché perpetrato da agguerrite organizzazioni criminali, spesso in grado di inquinare l’economia legale ed alterare le regole del libero mercato.
In tale ambito, si è proceduto complessivamente a sequestri e confische di 489 tra aziende, beni mobili, immobili e valuta, per oltre 5 milioni di euro; i soggetti complessivamente denunciati sono stati 457, di cui 17 tratti in arresto.
Inoltre, l’azione di contrasto alla criminalità organizzata ha consentito di sequestrare 3 tonnellate di sostanze stupefacenti e 8 tonnellate di tabacchi lavorati esteri di contrabbando, con l’arresto di 86 soggetti.
Infine, con riferimento ai reati comuni in materia di codice penale, le Fiamme Gialle pugliesi hanno denunciato oltre 1.800 persone, di cui 55 tratte in arresto, sequestrando, tra l’altro, 93 armi, 31 kg di esplosivi, valuta e titoli per oltre 260mila euro e nr. 36 immobili.
TUTELA MERCATO DEI BENI E SERVIZI
La specifica azione di controllo della Guardia di Finanza ha una duplice finalità: da un lato, garantire che i prodotti di qualsiasi specie immessi sul mercato, siano essi realizzati in Italia, nell'Unione Europea o importati dalla Cina, rispondano ai requisiti di sicurezza per i consumatori previsti dalle direttive comunitarie e dal Codice del Consumo; dall'altro, tutelare la libera concorrenza tra tutti gli operatori di mercato, evitando che l'economia legale venga danneggiata dall'immissione nei circuiti commerciali di prodotti realizzati a costi di produzione bassissimi (dovuti all'impiego di manodopera anche minorile sfruttata), all'utilizzo di coloranti, collanti, filati, tessuti, plastiche, resine altamente tossiche, cancerogene o che causano forti allergie, nonché - in molti casi - all'evasione dei dazi doganali all'atto dell'importazione in Italia. Sono circa 2,3 milioni gli articoli delle più svariate e pericolose categorie merceologiche sequestrati per violazione alle norme a garanzia della sicurezza dei prodotti e della tutela dei consumatori.
Riguardo poi il contrasto al fenomeno della contraffazione dei marchi - anche a tutela del made in Italy - e della pirateria audiovisiva ed informatica, sono state sequestrate merci contraffatte, nonché supporti ed apparecchi informatici per oltre 536mila pezzi.
Con riferimento al carovita e alla disciplina dei prezzi, sono stati inoltre sottoposti a controlli dedicati 205 esercizi commerciali e produttori di beni di prima necessità - anche al fine di verificare l’iter di formazione dei prezzi -, accertando 27 violazioni.
 
TRAFFICI ILLECITI VIA MARE E TUTELA AMBIENTE
Il Comando Regionale Puglia è anche fortemente impegnato a contrastare il fenomeno dell’immigrazione clandestina che interessa direttamente le nostre coste; al riguardo, sono state denunciate complessivamente 205 persone, di cui 9 tratte in arresto per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, sequestrati 8 tra mezzi terrestri e navali, mentre 352 sono stati i clandestini rintracciati.
Un importante cenno merita l’attività condotta dalle fiamme gialle a tutela del patrimonio ambientale - settore nel quale si registra la sottoscrizione, con la Regione Puglia, di tre convenzioni che vedono la Guardia di Finanza impegnata nella ricerca e nella scoperta degli illeciti ambientali, caratterizzati da più rilevanti profili economico finanziari.
L’attività condotta dai Reparti territoriali, con il supporto di quelli aeronavali, è stata di significativo rilievo; sono stati verbalizzati 140 soggetti, di cui 100 denunciati all’Autorità Giudiziaria e con il sequestro di rifiuti per circa 14.000 tonnellate, di 32 discariche, di 7 immobili nonché di aree demaniali per oltre 56.000 metri quadri.
Nel settore della polizia marittima, sono stati effettuati 177 controlli nei confronti di natanti, con l’accertamento di 189 violazioni e la segnalazione di 48 responsabili all’Autorità Giudiziaria; inoltre sono state sequestrate oltre 16,5 tonnellate di prodotti ittici e pescato.
Questi dati costituiscono il segno più eloquente dell’impegno che la Guardia di Finanza si è assunta in un contesto territoriale, quello della regione Puglia, il cui patrimonio storico, culturale, economico ed etico sociale va preservato, custodito e difeso da ogni forma di aggressione criminale.











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