D’estate il servizio di raccolta dei rifiuti andrebbe potenziato
E’ una immagine di degrado e di inciviltà quella di San Vito e Lama, i due quartieri cittadini ‘a vocazione turistica’, sommersi dai rifiuti. Sono sempre più frequenti le segnalazioni da parte delle attività commerciali ed in particolare i pubblici esercizi (i bar, le pizzerie ed i ristoranti) che lamentano la inadeguatezza del servizio di raccolta dei rifiuti, soprattutto del materiale organico.
“Siamo costretti – ci segnalano alcuni ristoratori - a ‘custodire’ il materiale organico presso le nostre strutture, in attesa che l’Amiu venga a svuotare i contenitori, secondo un calendario che in estate, con l’elevarsi delle temperature, è del tutto inadeguato a soddisfare le necessità dell’utenza. Non sappiamo più quali accortezze usare per impedire che il disagio venga avvertito dalla clientela. Non è accettabile che un’attività di somministrazione di alimenti debba tenere in loco i materiali organici più di 24 ore, con tutte le conseguenze che sul piano igienico-sanitario ciò può comportare. Per quanta attenzione possiamo metterci, è inevitabile che il caldo faccia accelerare il processo di decomposizione dell’organico e che l’aria attorno si ammorbi dei cattivi odori emanati, e che le zanzare vi vengano attirate ”.
In generale San Vito e Lama, sono quartieri della città che in estate, con la riapertura delle case al mare vedono accrescere il numero delle presenze, pertanto è chiaro che l’Amiu non può assolvere al servizio di raccolta rifiuti (che in questo quartiere avviene secondo i criteri della differenziata) con le stesse modalità degli altri periodi dell’anno, quando il numero degli abitanti è di gran lunga inferiore.
Certamente da parte dei cittadini vi sono cattive abitudini difficili da sconfiggere, ma è pur vero che la raccolta rifiuti a San Vito e Lama funziona male, e soprattutto non riesce a ‘liberare’ le strade dai cumuli di rifiuti depositati quando va bene presso cassonetti sporchi, mezzi rotti e perennemente aperti, ed in alternativa lungo i cigli stradali e ovunque si crei una discarica improvvisata, anche vicino al mare.
Insomma, un davvero ‘brutto vedere’ per chi viene in visita nella nostra città, un contrasto stridente con la idea di una Taranto che vorrebbe cambiare rotta ed impostare la barra del timone in direzione della sostenibilità ambientale e del turismo.