Nuova segnalazione di Mimmo Carrieri
Non solo turisti e villeggianti, ma anche tanti cani randagi, attratti dagli avanzi di cibo nei cassonetti (talora anche nei loro pressi), con cui banchettare.
Con l’arrivo dell’estate, il fenomeno si ripropone in diverse località balneari della costa orientale della provincia jonica. Fenomeno, particolarmente accentuato nella zona di Torre Ovo, che ci viene segnalato dall’ambientalista Mimmo Carrieri.
«Da alcuni giorni i frequentatori della zona balneare, ma soprattutto i bagnanti in spiaggia e in mare sono molto preoccupati (in particolar modo per i loro bambini) dalla presenza continua di cani randagi» scrive Carrieri nella sua nota. «I cani, oltre a vagare alla ricerca di cibo che estraggono “dall’unico” contenitore sempre colmo di rifiuti alimentari, posizionato nei pressi del muretto adiacente alla pista ciclabile e a pochi metri da un residence (struttura ricettiva che ospita turisti provenienti dal nord dell’Italia) e da un bar, arrivano a spingersi sino in mare, tra la gente, per poi rotolarsi nella sabbia dove scrollano di dosso i parassiti (le zecche) che infestano il loro corpo.
Appare evidente che tale “incontrollata” situazione costituisce un serio e preoccupante pericolo sia sotto il profilo igienico-sanitario, sia per la mancata tutela della sicurezza pubblica (e nel caso specifico ancor più dei bagnanti). In caso di eventuali aggressioni, a risponderne sarebbero chiamati il Comune di Torricella e la direzione dell’ASL/TA/1 di Taranto».
Carrieri ricorda come, a tal proposito, il Giudice di Pace di Manduria, a seguito di un’aggressione subita da una signora di Sava da alcuni cani randagi, ha condannato, per responsabilità concorrente, il Comune di Sava e l’Asl jonica al risarcimento del danno. I due enti pubblici dovranno dividere a metà la cifra indicata dal giudice, ovvero oltre 2.300 euro, che è comprensiva di danni, interessi legali e spese mediche.