venerdì 20 settembre 2024
Potrebbe andare bene, ma solo con opportune modifiche
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essere presa in seria considerazione, a condizione che si utilizzino al massimo le sedi stradali esistenti, si eseguano i lavori di pari passo con la riambientalizzazione della litoranea, altrimenti quest’ultima rischia di essere lo specchietto per le allodole».
essere presa in seria considerazione, a condizione che si utilizzino al massimo le sedi stradali esistenti, si eseguano i lavori di pari passo con la riambientalizzazione della litoranea, altrimenti quest’ultima rischia di essere lo specchietto per le allodole».L’associazione Grande Salento scrive al presidente della quinta Commissione Regionale, il martinese Donato Pentassuglia, per chiedere di essere invitata alla prossima riunione che avrà come tema la realizzazione, sempre più incerta a dir la verità, della Talsano-Avetrana.
«Tale discussione per la nostra associazione riveste un’importanza strategica sia sul versante infrastrutturale della mobilità che in quello più complessivo dello sviluppo ecocompatibile per il nostro territorio» è riportato nella lettera che reca la firma del presidente dell’associazione, Rino Giangrande. «La messa in esercizio dei tratti quasi completati della Bradanico-Salentina potrebbe farla uscire dalla fase dell’incompiuta per farla entrare in quella dell’incompleta, e mai in contrapposizione con la Regionale 8».
Ben venga, quindi, la Regionale 8, ma con alcune correzioni del tracciato e con l’utilizzo delle strade già esistenti.
«Inoltre necessita una considerazione particolare il fatto che la strada provinciale 139 e la zona Urmo non hanno un accesso facilitato, mentre non viene utilizzata l’attuale sede stradale della tarantina in quanto il tratto medesimo per il Comune di Avetrana, nel PAI, è considerato ad alto rischio idrogeologico (R4). Il Comune di Manduria, pur essendo nelle stesse condizioni, con l’aggravante che nelle immediate vicinanze è stato progettato il depuratore consortile Manduria-Sava, non ha lo stesso rischio?
La cantierizzazione delle due strade Mesagne- San Pancrazio-Torre Lapillo e la Francavilla-Manduria- San Pietro in Bevagna fa emergere sempre di più la necessità di programmare la messa in sicurezza delle strade che, mal collegano, Torre S Susanna, Erchie, Avetrana e Torre Colimena.
Attualmente queste strade sono i luoghi dove maggiormente avvengono incidenti, anche mortali, ed il traffico estivo causa ingorghi nell’abitato di Avetrana, visto che è ancora carente di tangenziale».
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