martedì 26 novembre 2024


23/07/2013 12:46:22 - Provincia di Taranto - Attualità

 Secondo alcune misurazioni, da quella ciminiera uscirebbero 123 chili di mercurio ogni anno

 

C’è una grossa ciminiera che spara nell’ambiente una media di 123 chili di mercurio all’anno, il metallo messo al bando, persino con i vecchi termometri, perché è catalogato come pericoloso neurottosico. Quella ciminiera è il camino E312, l’inquietante bocca da fuoco che campeggia nel cuore dell’Ilva di Taranto. Uno dei simboli della grande fabbrica finita sotto inchiesta per disastro ambientale. I numeri sulle emissioni di mercurio dalla ciminiera più alta d’Europa tanto per cambiare non tornano. Ma il caso del mercurio è diverso. Perché sulle emissioni di altre sostanze nocive dallo stabilimento, le abissali discrasie riguardavano le misurazioni effettuate dai tecnici di Arpa e quelle autocertificate da Ilva e recepite nel registro europeo E-PRTR.

Sul mercurio, invece, i dati forniti da Ilva non concordano con altri, forniti sempre dalla stessa Ilva. Una sorta di autocontraddizione che sembra emergere chiaramente scorrendo le prove campione effettuate dal laboratorio Ilva nel 2012 nell’ambito delle prescrizioni previste dalla autorizzazione integrata ambientale nuova di zecca, con la quale, lo scorso anno, si è rimpiazzata la licenza rilasciata il 4 agosto del 2011 dall’allora ministro Stefania Prestigiacono.

Sono otto i test eseguiti da Ilva sulle emissioni di mercurio dal camino E312. Gli esiti delle verifiche sono stati inseriti nel fascicolo dell’Aia nell’ambito del cosiddetto piano di monitoraggio e controllo.











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