Concluso un percorso formativo nella casa circondariale jonica
Le attività di studio e laboratorio in carcere rendono più accettabile l'attesa della libertà. Come è accaduto per le detenute del carcere “Carmelo Magli” di Taranto impegnate, da gennaio a maggio, in un'attività formativa sul recupero dell'identità della Magna Grecia. Le corsiste hanno imparato a confezionare abiti storici e realizzare monili di età antica.
Il progetto, è stato realizzato dall'Ufficio della Consigliera di Parità della Provincia di Taranto, condotto da Perla Suma, in collaborazione con la Direzione della Casa Circondariale, retta dal dottor Luciano Mellone.
Donne di età e nazionalità diverse, ognuna con esperienze e drammi da dimenticare, grazie a questa esperienza formativa della durata di 40 ore, adesso sono pronte ad iniziare una nuova vita. L’iter corsuale, infatti, ha permesso di trasmettere competenze effettivamente spendibili sul mercato del lavoro ipotizzando una possibilità di occupazione. Le allieve hanno ricevuto quella formazione di base, trasversale e tecnico-professionale indispensabile per poter confezionare abiti storici e realizzare monili antichi.
«E' stata una bella esperienza - dicono le corsiste - che è servita ad imparare qualcosa di nuovo e che potrà essere utile per il nostro futuro lavorativo».
Soddisfatta per l'attività la consigliera di Parità della Provincia, Perla Suma, secondo la quale attraverso questo progetto "si è voluto dare la possibilità a donne, che a vario titolo sono detenute, di avere una opportunità lavorativa. L'esperienza didattica - ha detto ancora Perla Suma - ha dato dei risultati positivi sia sotto l'aspetto professionale sia sotto l'aspetto della crescita umana delle corsiste. La formazione realizzata, infatti, ha permesso di percorrere la strada della trasformazione sviluppando la capacità di rinnovamento del pensiero e della volontà”.
Diversi gli obiettivi del progetto formativo, tra cui l'aver offerto una opportunità di crescita professionale e lavorativa, e l'aver fatto conoscere, conservare e valorizzare elementi del patrimonio storico-culturale, attraverso un'opera di ricerca e di tutela, per rafforzare la memoria e le identità dei luoghi e delle comunità, verso processi di sviluppo economico realmente attenti ai valori sociali ed ambientali.
Il progetto ha previsto più fasi operative: una prima costituita da un'indagine sulla cultura della Magna Grecia, in particolare sugli abiti e gioielli tradizionali; una seconda costituita dal corso di formazione per il recupero delle identità storico culturale della Magna Grecia. La terza ed ultima fase, invece, prevederà, nel prossimo mese di settembre, una sfilata di moda con gli abiti ed i monili realizzati dalle detenute.
Per la realizzazione del corso ci si è avvalsi di docenti esperti nel recupero di monili. Fondamentale è stato l’apporto di Armando Blasi, maestro orafo titolare della “Safir”, e dei collaboratori e collaboratrici dell'ufficio della Consigliera di Parità. Le attività sono state seguite da un tutor d’aula, punto di riferimento costante per le allieve la cui funzione è stata quella di facilitare i processi di apprendimento, ed anche da uno psicologo che ha supportato le allieve durante tutto il percorso.