Un esposto di Carrieri che chiede accertamenti per verificare un presunto caso di inquinamento
«Da cosa deriva il cattivo odore della sabbia del mare della zona “Barche” di Torre Ovo?».
A porre il quesito, in un esposto inviato al sindaco e all’assessore all’Ambiente del Comune di Torricella, all’Ufficio di Prevenzione Igiene e Sanità della Asl jonica, al Comando della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Taranto, alla Capitaneria di Porto di Taranto e all’Arpa, è l’ambientalista savese Mimmo Carrieri.
«A seguito di diverse segnalazioni pervenutemi, aventi per oggetto un presunto inquinamento di un tratto di mare distante circa cento metri in linea d’area dalle cisterne per la “raccolta liquami di fogna nera” della zona balneare “Barche” di Torre Ovo, nei giorni scorsi, dopo essere entrato in mare ad una distanza di circa cinque metri dalla battigia e dopo aver prelevato della sabbia dalla profondità di circa settanta centimetri d’acqua, ho potuto constatare che la stessa, oltre a presentarsi di un colore “grigio nero”, emanava un odore nauseabondo. Poiché tale situazione sta instaurando una certa preoccupazione tra i turisti, pendolari e proprietari delle residenze estive, ai fini della tutela della salute pubblica, chiedo al sindaco, in quanto anche autorità sanitaria locale, e a tutte le autorità in indirizzo (nell’ambito delle rispettive competenze), di voler valutare se non sia il caso di far prelevare alcuni campioni di sabbia dal fondo del mare affinché vengano eseguiti appropriati esami di laboratorio (chimici e batteriologici) che escludano eventuali presenze di inquinamento (colibatteri e ammoniaca) rinvenienti dai “pozzi neri” che scaricano in falda o da un eventuale malfunzionamento della rete fognaria».