In questa abitazione ha sinora abitato un cittadino savese indigente in condizioni di assoluto degrado igienico e sanitario
Sono state rimosse le carcasse di cani in putrefazione, che si trovavano nel giardino di un’abitazione del centro della località turistica di Torricella. Abitazione in cui ha sinora abitato un cittadino savese indigente in condizioni di assoluto degrado igienico e sanitario.
Ad intervenire, a seguito di un esposto di Mimmo Carrieri (il quale si è fatto portavoce delle proteste degli abitanti della zona, impossibilitati a continuare a convivere con il cattivo odore emanato dai corpi dei cani in putrefazione), sono stati i carabinieri della Stazione di Torricella (comandati dal mar.llo Giuseppe Coniglione), i vigili urbani dello stesso comune (guidati dal cap. Salvatore Lacaita), il sindaco Emidio De Pascale e gli ispettori del servizio di prevezione Igiene e Sanità Pubblica della Asl tarantina, Gennari e Greco.
«Dopo l’esposto sulla situazione di degrado ambientale, igienico sanitaria, derivante dall’assenza delle più elementari condizioni igieniche sanitarie, ulteriormente aggravate a causa di due cani morti in avanzato stato di decomposizione (abbandonati da giorni in un fabbricato fatiscente sprovvisto di acqua, energia elettrica, servizi igienici, infissi e porte, adiacente ad alcune residenze estive), è intervenuta una task force per rimuovere i resti degli animali. Dopo il recupero delle carcasse (che sono state trasferite presso l’inceneritore di Trani), l’accalappiacani ha provveduto a catturare tre cani randagi (che l’indigente aveva con se) che ora saranno sterilizzati e microchippati».
Dopo la verifica effettuata all’interno e all’esterno della struttura, gli ispettori dell’Asl hanno dichiarato l’inabitabilità del fabbricato.
«La “patata bollente”, relativa ai provvedimenti consequenziali da adottare nei confronti della persona (che è anche proprietario di un quinto dell’immobile), che da 20 anni vive in quella specie di tugurio, ora passa al sindaco» prosegue l’ambientalista Mimmo Carrieri, il quale, già negli anni scorsi, aveva segnalato le assurde condizioni in cui si trovava a vivere questo 55enne, che percepisce una pensione di invalidità di appena 287 euro: abitazione senza infissi e senza allaccio all’energia elettrica e alle reti della fogna e dell’acqua.
«Il mio interessamento sulle condizioni di sopravvivenza di questa persona, che ha bisogno di essere aiutata, ha prodotto “soltanto” un’ordinanza sindacale (risale ad ottobre del 2012) con la quale il sindaco del Comune di Torricella ha intimato ai parenti la “bonifica e la messa in sicurezza del fabbricato”. Uno dei parenti (un fratello) ha immediatamente provveduto alla “bonifica” del fabbricato ma, a distanza di qualche mese, lo stesso è ritornato ad essere interessato da rifiuti di varia natura».