Sono otto i miliardi che secondo i magistrati servono a risanare lo stabilimento
Non si ferma la caccia ai beni dei Riva, al tesoro 'fantasma' che doveva essere utilizzato per fare dell'Ilva uno stabilimento sicuro. Un nuovo sequestro di circa un miliardo è stato effettuato sui conti e sui beni delle società del gruppo Riva. Riguarderebbe una decina di società del gruppo fra cui quelle che si occupano dei servizi marittimi (il gruppo Riva ha una propria flotta di navi per il trasporto delle materie prime), dell'energia (lo stabilimento di Taranto ha delle centrali elettriche) e delle attività commerciali. L'operazione rientra nel filone del sequestro già disposto dal gip di Taranto, Patrizia Todisco, lo scorso 24 maggio per 8,1 miliardi di euro. Si tratta di un sequestro preventivo per equivalente.