Si trova sulla Torricella-Maruggio
Un’area originariamente destinata ad isola ecologica è oggi in stato di abbandono e tende a trasformarsi, almeno nelle zone attigue, in discarica abusiva a cielo aperto.
A segnalare la situazione è l’ambientalista savese Mimmo Carrieri.
«Tutto ciò avviene nonostante i miei esposti e il successivo intervento degli agenti del Corpo Forestale dello Stato della Stazione di Manduria, che con proprio verbale di sopralluogo dell’agosto del 2012 hanno intimato all’Amministrazione Comunale del Comune di Torricella a provvedere alla bonifica e al ripristino dello stato dei luoghi del sito inquinato (distante circa un chilometro dal centro abitato), nonché ad eliminare il pericolo per la pubblica e privata incolumità (soprattutto degli automobilisti in transito sull’arteria stradale a consistente traffico veicolare, con i rifiuti che in parte sporgono sulla carreggiata)».
Carrieri ricorda altresì che «l’ATO TA/3 di Manduria alcuni anni fa concesse un finanziamento propedeutico all’avvio della raccolta differenziata di 70 mila euro (all’epoca il sindaco era Giuseppe Turco) per la realizzazione dell’isola ecologica che sarebbe dovuta servire i Comuni di Torricella e Maruggio. Individuata l’area dove sarebbe dovuta sorgere, ora, a distanza di circa tre anni dalla fine dei lavori, mentre nel suo interno vi sono solo erbacce, mentre all’esterno dell’area, nell’indifferenza più assoluta degli amministratori locali (che non hanno ottemperato nemmeno a quanto riportato nei verbali della Corpo Forestale), giorno dopo giorno la discarica a cielo aperto “cresce” estendendosi sempre più sino ad ingombrare pericolosamente anche la carreggiata».
Carrieri «stigmatizza il comportamento incivile di coloro che continuano a scaricare materiali di ogni genere (masserizie, plastica, vetro, lana vetro, televisori, tubi di gomma ecc.)» e poi si chiedi come sia possibile che i rappresentanti delle istituzioni locali (sindaco in testa) non abbiano alcun interesse alla tutela dell’ambiente, alla qualità della vita dei propri concittadini».
Secondo Carrieri non ci sarebbe neppure l’alibi della mancanza di fondi.
«Nel mese di novembre 2012 la Provincia di Taranto distribuì tra i comuni i Fondi del Programma regionale per la tutela dell’ambiente. Il via libera ai contributi si ebbe con la sottoscrizione dei protocolli di intesa tra l’allora assessore provinciale all’Ambiente, Giampiero Mancarelli e gli amministratori di Castellaneta, Carosino, Maruggio, Martina Franca, Torricella e Manduria, tutti destinatari dei finanziamenti. Nello specifico furono stanziati 648mila euro destinati alle bonifiche di aree vicine ai centri abitati.
Dopo l’autorizzazione all’erogazione dei finanziamenti, i sindaci si erano impegnati ad avviare entro sei mesi i lavori e a completare le opere nel giro di un anno. I sei mesi sono trascorsi e l’anno scadrà il 19 novembre 2013: saranno sufficienti questi altri due mesi a mantenere l’impegno preso?».