martedì 24 settembre 2024


02/10/2013 09:00:01 - Provincia di Taranto - Attualità

L’esposto di Mimmo Carrieri

«Una volta tanto, l’abbandono di un enorme numero di buste in plastica contenenti rifiuti nella zona dei cassonetti non è originato dalla mancanza di senso civico dei cittadini, ma è bensì legata all’interruzione prematura del relativo servizio di raccolta».
Transitando per la zona di Torre Ovo, e in particolare nella zona denominata “Villette”, come è evidenziato dalla fotografia, si notano cassonetti stracolmi di rifiuti. Carrieri è andato a fondo al problema, individuando la causa di questo degrado.
«Una volta tanto si può sostenere con certezza che questa abnorme situazione di degrado paesaggistico, ambientale e igienico sanitario, derivante dallo stato di abbandono di quintali di rifiuti che straboccano dai cassonetti (dai quali cola il “percolato”), che vanno ad aggiungersi ad altre buste contenenti rifiuti depositati lungo il muretto e il marciapiede della “pista ciclabile”, non è attribuibile alla mancanza di senso civico della gente, bensì alla disattenzione o (se vogliamo), all’inerzia di quegli amministratori locali che, pur essendo a conoscenza della situazione di disagio arrecata ai villeggianti settembrini, per motivi sconosciuti hanno preferito non vedere e quindi non intervenire per ripristinare lo stato dei luoghi e renderlo vivibile» fa notare Carrieri.
«Mi riferisco al tratto di litoranea prospiciente la spiaggia “Villette” di Torre Ovo dove, in prossimità di alcune residenze estive (abitate ancora da una decina di famiglie,) la situazione sotto il profilo igienico sanitario è diventata insostenibile, tanto da costringere alcuni di questi villeggianti al rientro nei loro paesi di provenienza. La decisione è scaturita dal fatto che, a causa della mancanza del servizio di nettezza urbana, i nuclei famigliari presenti in zona hanno difficoltà a depositare i rifiuti. I tre cassonetti che si trovano sulla carreggiata non vengono svuotati da diversi giorni e, pur volendo lasciare le buste per terra d’avanti ai medesimi, non è possibile farlo a causa della presenza di un minaccioso branco di cani randagi che dai rifiuti ricava il cibo per sfamarsi.
L’aria tutta attorno è irrespirabile e le buste contenenti residui di avanzi alimentari e pannoloni sono diventate un punto di riferimento per topi e insetti (sciami di mosche e api in particolare). Sarebbe compito dell’Amministrazione Comunale non solo salvaguardare l’immagine della zona balneare, che dovrebbe essere la migliore per il turista itinerante, ma anche evitare che, come spesso avviene, qualche piromane possa avere la tentazione di risolvere il problema demandando all’elemento-fuoco la bonifica del sito inquinato.
Il sindaco in primis, in quanto anche autorità sanitaria locale, ha l’obbligo, ai fini della tutela della salute pubblica, di intervenire affinché vengano rimosse le cause che hanno determinato tale grave situazione, che mette a rischio la salute e la tutela della sicurezza pubblica e privata».










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