E il comitato per la Difesa del Territorio e del Mare lo invita ad Avetrana
«Abbiamo appreso dalla Gazzetta del Mezzogiorno che l’ex assessore regionale alle Opere Pubbliche Fabiano Amati ha dichiarato l’altra sera a Pulsano, nel corso di un dibattito che aveva come tema i problemi del depuratore di Pulsano e Leporano, che “è un delitto rigettare l’acqua depurata in mare” e che ore si deve perseguire la strada “dell’affinamento per il riuso in agricoltura e a fini industriali”. Per noi questa è una svolta quasi storica…».
Ad accogliere con piacere la “redenzione” dell’ex assessore regionale Amati è il comitato per la Difesa del Territorio e del Mare di Avetrana.
«Riteniamo tale dichiarazioni come una svolta storica nella valutazione del problema depurazione» si legge in una nota del comitato. «Vorremmo per questo, invitare l’ex assessore Amati ad un incontro per chiedere la sua collaborazione, questa volta, a favore del territorio, per mettere a disposizione la sua competenza e il suo noto efficientismo per la soluzione del problema.
Consigliere Amati, noi abbiamo sempre voluto il depuratore, ma non accettiamo questo depuratore! Noi chiediamo semplicemente un depuratore che non scarichi nulla a mare e che venga realizzato nell’entroterra. Più vicino, cioè, ai luoghi di produzione. In modo da salvaguardare le esigenze legittime dei territori interessati: Manduria per la tutela del suo meraviglioso mare e riserve naturali, Avetrana per la sua zona residenziale e Sava per la sua salute pubblica.
Riteniamo che queste siano delle esigenze legittime di una società civile».