Scarciglia ha inviato una lettera a Vendola, all’assessore regionale alle Politiche alla Salute e al presidio ospedaliero di Manduria
Questo il testo integrale della lettera del vice sindaco di Avetrana
«E’ accaduto l’ennesima volta. L’ennesimo incidente stradale e l’ennesimo ragazzo rimasto a terra in una pozzanghera di sangue per più di un’ora. Già, più di un’ora per attendere una ambulanza che trasportasse quel povero giovane in ospedale. Per di più quell’ambulanza era priva di un medico a bordo.
Mi riferisco ad un incidente verificatosi sulla Litoranea Specchiarica-San Pietro in Bevagna, frazioni del Comune di Manduria, la sera del 17 agosto. Strada che, nonostante gli innumerevoli sinistri, è priva di ogni segnaletica e/o sistemi di prevenzione.
E’ inammissibile e paradossale che il presidio ospedaliero di Manduria disponga di una sola (o, comunque, pochissime) ambulanza in un periodo estivo e in un territorio molto esteso!
Basti pensare che per soccorrere il ragazzo in questione si è dovuto attendere l’arrivo di una ambulanza dalla Provincia di Lecce.
Ahimè siamo già abituati, purtroppo, a questi eventi.
Già nell’agosto del 2007 ho assistito personalmente ad un evento simile, se non più raccapricciante. Ad Avetrana un ragazzo giovanissimo precipitava con la propria moto in un burrone alto nove metri. Dopo un’ attesa interminabile di circa quarantacinque minuti giungeva sul posto una autoambulanza da un comune lontanissimo, priva a bordo sia di un medico sia di un infermiere. Solo due volontari che, mandati allo sbaraglio senza la giusta preparazione, cercavano di sollevare la vittima da terra utilizzando la barella rigida nonostante il ragazzo accusasse forti dolori al collo. Solo grazie all’intervento della sorella infermiera, il giovane venne tirato su con la lettiga a cucchiaio. Per la cronaca a quel ragazzo in ospedale venne diagnosticata una frattura alla seconda vertebra cervicale (frattura dell’impiccato) e sarebbe bastato un minimo spostamento errato per causargli anche la morte.
E di questi casi ne accadono tantissimi soprattutto nel periodo estivo.
Ma non tutti possono avere parenti medici o infermieri. Dovrebbe essere il sistema sanitario a garantire a tutti cittadini il giusto soccorso. Ma questo non sarà possibile nel territorio del Presidio di Manduria fino a quando ci sarà una sola ambulanza e senza medico a bordo a tutelare la salute nostra».