lunedì 25 novembre 2024


12/10/2013 09:28:38 - Provincia di Taranto - Attualità

La Procura della Repubblica di Taranto apre indagine sul disastro

Stimati almeno 50 milioni di euro di danni causati dal nubifragio di Ginosa all’agricoltura e a case ponti, strade, muri. E ancora agli argini dei fiumi che hanno ceduto. Argini dei quali si parla dall’alluvione del marzo 2011 sempre a Ginosa, dov’è sempre scarseggiata la manutenzione, così come per i canali di scolo. Il bilancio è stata tracciato dalla Prefettura di Taranto durante la riunione a cui hanno partecipato, tra gli altri, il presidente della Regione Nichi Vendola, l’assessore regionale alla Protezione civile, Minervini, e gli amministratori locali che hanno preannunciato la richiesta dello stato di calamità naturale.
4 le vittime del nubifragio che si è abbattuto nella notte tra il 7 e l’8 ottobre scorsi sono Rossella Pignalosa, impiegata di 30 anni, di Ginosa, i coniugi Chiara Moramarco, di 25, e Giuseppe Bari, di 35, custodi di un capannone, e Giuseppe Bianculli, di 32, infermiere di Montescaglioso (Matera) che lavorava nel centro medico riabilitativo di Ginosa.
Il corpo del 32enne, l’ultimo disperso che mancava ancora all’appello è stato ritrovato giovedì mattina ed è recuperato con l’aiuto di un escavatore, il corpo era sotto cinque metri di arbusti e fango, a circa un chilometro di distanza dal punto in cui era stata trovata la sua vettura.
La procura di Taranto, intanto, ha deciso di muoversi aprendo un’indagine conoscitiva sul disastro. Al momento però non si ipotizzano reati. È il giorno anche dell’ultimo saluto per la coppietta di Altamura. I funerali saranno celebrati nella chiesa di San Giovanni Bosco ad Altamura.










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