Mario Motolese. «Lavorare oggi per il PUG rappresenta per l’Amministrazione un investimento in termini di qualità e di prospettiva nella convinzione di poter contribuire allo sviluppo del territorio con una pianificazione urbanistica moderna e in linea con i dettami del Documento Regionale di Assetto Generale»
Nei giorni scorsi il castello “Muscettola” di Torricella ha ospitato la prima conferenza pubblica propedeutica alla redazione del PUG, il Piano Urbanistico generale.
Un primo incontro, importantissimo per la popolazione torricellese, chiamata, attraverso la consegna e la compilazione di un questionario dal titolo “Pianificando insieme, future dinamiche nella chora tarantina”, a contribuire alle scelte in materia urbanistica che l’Amministrazione andrà a compiere nella stesura del PUG.
«La cittadinanza tutta, unitamente ai vari portatori di interessi quali associazioni, imprenditori e tecnici, verranno coinvolti nel processo di definizione dei fabbisogni nei settori residenziale, produttivo ed infrastrutturale attraverso una serie di incontri tematici, oltre a questo, che non tralasceranno alcun aspetto del nostro territorio, questo, nell’auspicio di arrivare ad una pianificazione urbanistica che sia la più condivisa possibile» sostiene il vice sindaco, con delega all’Urbanistica e all’Assetto del Territorio, Mario Motolese. «Lavorare oggi per il PUG rappresenta per l’Amministrazione un investimento in termini di qualità e di prospettiva nella convinzione di poter contribuire allo sviluppo del territorio con una pianificazione urbanistica moderna e in linea con i dettami del Documento Regionale di Assetto Generale».
Nel corso dell’incontro è stato presentato l’ufficio di piano, composto dal responsabile del procedimento, Giovanni D’Ippolito, dal prof. Luigi Fatigato, dall’arch. Sergio Scarcia (quest’ultimo incaricato anche della VAS) e dall’arch. Egidio Caputo.
L’incontro, introdotto dal vice sindaco Mario Motolese, ha visto la partecipazione del sindaco Emidio Depascale, unitamente ai colleghi dei Comuni di Lizzano, Maruggio e Sava, “a testimonianza di una vicinanza che non vuole essere solo fisica ma anche programmatica e strategica, nella consapevolezza che il sistema virtuoso si crea attraverso la sinergia e attraverso i progetti di largo respiro”.