lunedì 23 settembre 2024


11/11/2013 17:59:33 - Provincia di Taranto - Attualità

Un fine settimana dedicato alla degustazione di novello, castagne e pettole

E’ giunta alla XVIª edizione la “Festa del Novello”, che ha avuto luogo il 9 e il 10 novembre a Lizzano. Si tratta di uno degli eventi storici e tradizionali di questo piccolo paese in provincia di Taranto, organizzato dalla Cantina Ruggeri.
Con orgoglio e fierezza Lizzano ha sottolineato la sua importanza e fama in tutta Italia per la produzione di vino di eccellente qualità, tanto da aver ricevuto svariati riconoscimenti e premi e numerose rassegne tra le quali il Vinitaly. L’industria vinicola costituisce la maggior fonte di ricchezza del paese, tant’è che Lizzano fa parte dell’associazione nazionale “Città del vino”, fa parte del GAL “Terre del Primitivo”, della strada del vino “Primitivo di Manduria e Lizzano DOC”, del consorzio “Grande Salento”.
Alla degustazione gratuita di vino novello, castagne e pettole (altro elemento caratteristico e insito nella tradizione culinaria. Sono pallottole di pasta lievitata molto morbida fritte nell’olio bollente, tipiche della regione Puglia. A Lizzano c’è un proverbio che dice “Ti la Mmaculata la prima ffrizzulata, ti la Cannilora l'ultima frizzola”, che tradotto vuol dire “Nel giorno dell’Immacolata, la prima preparazione di pettole, nel giorno della Candelora, l’ultima”).
La comunità lizzanese ha risposto in modo positivo. Numerosa è stata la partecipazione. Atmosfera carica di sostegno, di spirito d’unione. Vecchie e nuove generazioni unite in un abbraccio collettivo.
L’evento si è diviso in due giorni. Sabato ha avuto luogo la seconda edizione di Miss Negramaro a cura di Roberto Scarcia e Mass Style Parrucchieri.
Domenica invece, in chiusura l’evento è stato arricchito dal concerto del gruppo “Orchestra Mancina” e di musica popolare con i “Mandatari”. 
Il calore, l’energia, la voglia di non perdere le memorie che hanno segnato la storia del paese sono state apprezzate dall’amministrazione e da chi ha permesso la realizzazione dell’evento che lo ha definito “uno stimolo necessario. Un atto di fedeltà per la conservazione della cultura e della tradizione popolare”.
In una terra di orizzonti dove ogni sentiero è ricoperto di natura, orgoglio e dignità, la conservazione della memoria è sinonimo di amore.
 
Elena D’Ettorre










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