L’Arpa addestrerà queste sentinelle, che avranno il compito di segnalare in anticipo possibili concentrazioni di fumi e gas
Non solo centraline. Per monitorare la qualità dell'aria a Taranto adesso ci sono anche i rilevatori umani. Una squadra addestrata dall'Arpa, l'Agenzia regionale per l'ambiente, per annusare e segnalare per tempo possibili alterazioni. Dai fumi dell'Ilva al gas, i “nasi sensibili” individuati fra i volontari che hanno risposto all'appello dell'Arpa sono in grado di cogliere immediatamente il pericolo e di segnalarlo a un numero verde.
Il servizio, non sostitutivo, ma aggiuntivo rispetto alle centraline, è partito da circa una settimana. Le sentinelle dell'Arpa sono in grado di valutare il grado di "spessore" dell'odore sgradevole e di mettere in funzione il sistema. Sono residenti nei quartieri Paolo VI, Statte, Borgo e Tamburi, i più sensibili alle emissioni della zona industriale. Se ritengono che ci sia un potenziale pericolo, fanno una segnalazione al numero verde di un sistema informatizzato. Il campionamento scatta quando vengono registrati tre rossi nella stessa fascia oraria. L'ultimo allarme è stato registrato alcuni giorni fa per un forte odore di gas, che ha scatenato numerose chiamate alla Asl e ai vigili del fuoco. La centralina in piazza Garibaldi, però, non si è attivata automaticamente: questo significa che l'odore non ha raggiunto la soglia minima per far scattare l'allarme.