lunedģ 23 settembre 2024


15/11/2013 11:45:53 - Provincia di Taranto - Attualitą

L’intercettazione pubblicata da “Il fatto quotidiano”. Le spiegazioni di Vendola. Le richieste di dimissioni da parte di grillini e le critiche di PdL e Verdi

«Complimenti, io e il mio capo di gabinetto siamo stati a ridere per un quarto d’ora».
La frase viene pronunciata dal presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, in un colloquio telefonico con l'ex responsabile Rapporti istituzionali dell'Ilva di Taranto, Girolamo Archinà. L'audio dell'intercettazione, agli atti dell'inchiesta sull'Ilva per disastro ambientale, è pubblicato sul 'fattoquotidiano.it'. Il riferimento di Vendola è al gesto compiuto dallo stesso Archinà in una conferenza stampa nella quale aveva strappato il microfono ad un giornalista di una tv locale che chiedeva ad Emilio Riva, proprietario dell'Ilva, cosa ne pensasse dei morti per tumore a Taranto causati dal Siderurgico. È una «scena fantastica», commenta Nichi Vendola, il filmato dello «scatto felino» con cui Girolamo Archinà "ruba" il microfono al giornalista. Al telefono il governatore della Puglia parla con quello che gli inquirenti considerano uno dei principali artefici delle attività illecite del polo siderurgico tarantino. «Dica a Riva che il presidente non si è defilato», assicura Vendola ad Archinà nello stesso colloquio. Nell'inchiesta sull'Ilva, Vendola è indagato con l'accusa di concussione aggravata, in concorso con Archinà e altri, per presunte pressioni che avrebbe esercitato sul dg dell'Arpa Puglia, Giorgio Assennato, per fargli "ammorbidire" una relazione sui dati ambientali legati di Taranto legati all'inquinamento provocato dall'Ilva.
 
Il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola ha dato mandato ai propri avvocati di sporgere querela ai responsabili dell’articolo on line pubblicato su “Il Fatto quotidiano” di oggi e ripreso da altre testate giornalistiche web. «Nell’articolo - è scritto nella nota della Regione Puglia - si racconta, in modo volgarmente strumentale, di presunte risate del Presidente suscitate dalle domande sulle morti per cancro. Come tutti invece possono tranquillamente constatare, il presidente era solo rimasto colpito dallo specifico episodio in cui Archinà, con un salto improvviso, si era avvicinato ad un giornalista che stava intervistando Riva. E’ quindi solo lo scatto di Archinà ad aver suscitato il sorriso di Vendola e non certamente il riferimento alla tragedia delle morti per cancro a Taranto. Su questo tema si registra invece, come si può constatare ascoltando la telefonata e non solo, l’attenzione del presidente Vendola testimoniata dalla sua storia politica e personale».
 
Sul governatore è già bufera: il “Movimento Cinque Stelle” ne chiede le dimissioni.
Il presidente del Gruppo consiliare del Pdl alla Regione Puglia Ignazio Zullo, afferma: «In queste ore per una telefonata inopportuna il partito del governatore insiste nel chiedere le dimissioni di un ministro. Un altro ministro in passato fu costretto alle dimissioni per una orribile battuta sul martire Marco Biagi. Per una cinica risata telefonica in occasione del terremoto d’Abruzzo, un imprenditore è stato mediaticamente e professionalmente linciato. Quando mi permisi di evidenziare che le presunte resistenze del nostro governatore alle richieste dei Riva cozzavano con quel che già allora era trapelato su talune intercettazioni in possesso della Magistratura, dovetti subirne le offese e la collera, con annesso codazzo di tutti gli immancabili cortigiani. Come giudicare quel che si ascolta oggi sul sito del ‘Fatto Quotidiano’? Direi che basta ascoltare per trarre inevitabili e conseguenti conclusioni. Il ‘buffone’ non ero io!”.
«Ci sono responsabilità che non si misurano in base al Codice penale: sono le responsabilità morali che un uomo politico ha nei confronti delle persone e dei territori che amministra». Lo dichiara il Presidente dei Verdi Angelo Bonelli che aggiunge: «È per questa ragione che il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola dovrebbe dimettersi senza farsi nemmeno chiedere questo gesto: gesto che io gli chiedo di compiere. Mi chiedo come si possano chiedere le dimissioni del ministro Cancellieri dopo le telefonate riguardanti i Ligresti (richiesta giusta e sacrosanta) e non porsi il problema delle proprie dopo la telefonata con Archinà - prosegue il leader ecologista. Tutta la classe politica coinvolta, compreso il sindaco di Taranto Stefano si deve dimettere immediatamente». «L'audio della telefonata tra Vendola e Archinà, resa pubblica oggi, lascia semplicemente senza parole: ma eravamo rimasti senza parole anche per come tutta la vicenda legata all'Ilva sia stata gestita negli anni. Una vicenda su cui la verità è emersa solo grazie all'intervento della Procura di Taranto che ha fatto quello che la politica non ha fatto a cominciare dall'indagine epidemiologica che avrebbe stabilito un nesso tra l'inquinamento e la mortalità dei cittadini di Taranto».










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