Al ministro chiede di sapere se ha intenzione di assumere al fine di verificare l’utilizzo delle risorse destinate per rispondere all’emergenza salute a Taranto sino ad oggi
«Premesso che:
- nell’ultimo decennio relativamente alla situazione di Taranto numerosi studi di epidemiologia e monitoraggio ambientale sono stati finanziati dal Ministero della Salute in collaborazione con l'Istituto Superiore di Sanità;
- il sito di Taranto è stato incluso nel Progetto SENTIERI (Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e Insediamenti Esposti a Rischio da Inquinamento), finanziato dal Ministero della Saluten ell'ambito della ricerca finalizzata 2006, e condotto sotto il coordinamento dell'Istituto Superiore di Sanità, Dipartimento Ambiente e Prevenzione Primaria. Il Progetto SENTIERI iniziato nel 2007 si è concluso nel dicembre 2010 ed i risultati sono stati pubblicati in un supplemento della rivista Epidemiologia e Prevenzione nel dicembre 2011;
- Un altro studio: “Residential proximity to industrial sites in the area of Taranto. A case-control cancer incidence study” in cui l’Istituto Superiore di Sanità ha collaborato con il Dipartimento di Prevenzione della ASL di Taranto, pubblicato negli Annali dell’Iss (volume 47, n°2), ha indagato l’associazione tra incidenza dei tumori e residenza in prossimità di siti inquinanti tramite uno studio caso controllo condotto nell’area industriale di Taranto;
- nell’ambito del programma strategico “Ambiente e Salute” finanziato dal Ministero della Salute, l'’Istituto Superiore di Sanità ha condotto uno studio esplorativo di monitoraggio biologico umano che ha riguardato circa 50 persone, che hanno lavorato come allevatori presso masserie dislocate nella provincia di Taranto. L’obiettivo di questo studio è stato quello di valutare la concentrazione di inquinanti persistenti (quali metalli pesanti e diossine) nel corpo degli allevatori mediante l'analisi dei campioni ematici. Durante lo studio sono state raccolte le informazioni sulle caratteristiche delle aziende zootecniche (anche la distanza dall’impianto siderurgico) e sulle caratteristiche personali dei lavoratori, come il trascorso lavorativo e residenziale, le abitudini alimentari, il consumo di alcool e fumo di sigaretta. Lo studio è stato ideato e disegnato prendendo spunto da precedenti indagini della ASL di Taranto sulla presenza di diossine e PCB negli animali e negli alimenti prodotti dalle aziende zootecniche;
- queste indagini hanno portato in alcuni casi al sequestro e all’abbattimento di animali che presentavano livelli di contaminanti al di sopra dei livelli consentiti;
- i risultati delle analisi di Sentieri mostrano un quadro della mortalità per la popolazione residente nel sito di Taranto che testimonia la presenza di un ambiente di vita insalubre.
- complessivamente, il profilo di mortalità della popolazione residente nell’area di Taranto mostra un andamento temporale e una distribuzione geografica che sono in linea con la cronologia e la distribuzione spaziale dei processi produttivi ed emissivi che caratterizzano l’area industriale di questo SIN da molti decenni;
- le principali cause di decesso mostrano un eccesso tra il 10% e il 15% nella mortalità generale e per tutti i tumori in entrambi i generi; un eccesso di circa il 30% nella mortalità per tumore del polmone, per entrambi i generi; un eccesso, in entrambi i generi, dei decessi per tumore della pleura; un eccesso compreso tra il 50%(uomini) e il 40%(donne) di decessi per malattie respiratorie acute associato ad un aumento di circa il 10% nella mortalità per tutte le malattie dell’apparato respiratorio; un eccesso di circa il 15% tra gli uomini e 40% nelle donne della mortalità per malattie dell’apparato digerente, infine un incremento di circa il 5% dei decessi per malattie del sistema circolatorio soprattutto tra gli uomini;
- i risultati di Sentieri evidenziano inoltre un eccesso per la mortalità per condizioni morbose di origine perinatale (0-1 anno), e un eccesso di circa il 15% per la mortalità legata alle malformazioni congenite;
- tra i lavoratori e gli abitanti di Taranto emerge un senso di rassegnazione e di accettazione di questa realtà. Una realtà che impone la scelta tra il lavoro e la paga, a discapito della salute, e la disoccupazione. Disoccupazione che colpirebbe tutte le famiglie che dall'Ilva traggono le fonti di sostentamento;
- è allarmante sapere che queste persone preferiscono andare incontro a delle malattie quasi date per certe, visto tutti gli studi in materia, e probabilmente anche alla morte prematura, piuttosto che rimanere senza lavoro e senza paga;
- è compito del governo non solo cercare compromessi tra le parti, ma soprattutto preservare il diritto al lavoro assieme al diritto alla salute, come da costituzione;
- in tal senso lo scorso 5 novembre 2012 la Camera ha approvato una mozione concernente i Siti di interesse nazionale nella quale si impegna il Governo ad adottare un “piano di sorveglianza sanitaria”;
- lo scorso 7 novembre il ministro della Salute nel corso della sua visita a Taranto, ha voluto visitare il reparto di oncologia al fine anche di verificare cosa si sta facendo nella pratica con i fondi stanziati dal ministero della Salute per la salute dei cittadini di Taranto;
- in questi mesi, infatti, il dicastero ha stanziato 10 milioni di euro di cui 3,7 milioni riguardano la deroga al turn over del personale e gli altri per garantire i Livelli essenziali di assistenza.
Si chiede di sapere:
- quali iniziative il ministro interrogato ha intenzione di assumere al fine di verificare l’utilizzo delle risorse destinate per rispondere all'emergenza salute a Taranto sino ad oggi;
- quali iniziative, anche alla luce del recente impegno assunto dal Governo in ordine all’adozione di un piano di sorveglianza sanitaria, ha intenzione di assumere al fine di adottare un piano di monitoraggio e di prevenzione specifico per la tutela della salute dei lavoratori e degli abitanti di Taranto che fornisca agli operatore del settore e ai cittadini dati sempre aggiornati.
On. Vincenza Labriola