Lo ha scritto Vincenzo Maurogiovanni, uno tra i più creativi ed originali bassisti italiani in circolazione
Vincenzo Maurogiovanni, uno tra i più creativi ed originali bassisti italiani in circolazione, dopo anni di ricerca e studio sull’”Ear Training”, ha deciso di scrivere un metodo alquanto innovativo proprio su questo argomento. L’opera intellettuale di Maurogiovanni è stata pubblicata dalla “Four Editions” di Antonio Delvecchio. Si tratta di un libro pensato esclusivamente per l’allenamento dell’orecchio, ad uso di ogni categoria di musicista. Vincenzo Maurogiovanni spiega con il suo metodo come sia fondamentale che qualsiasi frase musicale debba necessariamente rispondere a criteri di logicità e coerenza, esattamente come accade nel linguaggio scritto e parlato. L’autore del testo considera le note come fossero lettere dell’alfabeto, mentre le frasi come insiemi di note. Sottolinea, inoltre, che la frase deve essere concepita dalla mente, poiché sovente si incorre nell’errore di “bluffare”, ossia di costruire frasi musicali preesistenti, perdendo in questo modo la creatività ed il pathos espressivo. Al contrario, un fraseggio frutto dell’estro personale risulta essere molto più incisivo e significativo. Pertanto vi è la necessità di allenare la mente ad elaborare frasi fluide e ricche d’eloquenza, invece di scopiazzarle da altre fonti. Il metodo sull’ ear training di Vincenzo Maurogiovanni tratta una disciplina che esula dall’aspetto prettamente tecnico, bensì punta dritto sull’aspetto mnemonico. In possesso dell’”orecchio assoluto”, Maurogiovanni ha concepito il suo testo didattico in modo tale da procedere per gradi, attraverso degli esercizi progressivi e mirati, in virtù della sua abilità di riconoscere note ed intervalli senza alcuna possibilità di errore. L’”orecchio assoluto”, infatti, permette di procedere alla memorizzazione del “DO fisso” calibrato sul “LA” a 440 hz, frequenza convenzionale contemporanea. Attraverso il “Metodo intensivo di Ear Training” tutti possono progredire con l’orecchio, sino a raggiungere un eccellente “orecchio relativo superiore”, oltre a far nascere un’idea musicale nel modo più naturale possibile. Ergo, un metodo indubbiamente creativo, innovativo, originale ed efficace, che merita certamente di essere sperimentato.
Stefano Dentice