lunedì 25 novembre 2024
«Già col precedente Piano di riordino della Regione Puglia nella provincia di Taranto sono stati soppressi ben due ospedali: Massafra e Mottola»
«Il nuovo Piano della Salute, in fase di studio al Ministero.jpg)
della Sanità che dovrebbe prevedere il taglio degli ospedali al di sotto dei 120 posti letto, ha giustamente messo in allarme diversi sindaci del tarantino dove insistono 4 nosocomi a rischio.
della Sanità che dovrebbe prevedere il taglio degli ospedali al di sotto dei 120 posti letto, ha giustamente messo in allarme diversi sindaci del tarantino dove insistono 4 nosocomi a rischio.La prima risposta, quella più ovvia e scontata che mi sembra di poter dare è : abbiamo già dato in Puglia e a Taranto in particolare.
Vorrei qui ricordare che già col precedente Piano di riordino della Regione Puglia nella provincia di Taranto sono stati soppressi ben due ospedali : Massafra e Mottola;
Invece di guardare al numero dei posti letto in ogni singolo ospedale, occorre piuttosto guardare al rapporto posti-letto numero di abitanti e si scopre che nel tarantino questo rapporto è di 3 posti letto per 1.000 abitanti, più basso rispetto alla media nazionale;
L’area jonica, è un dato di fatto incontrovertibile, è riconosciuta dal Ministero della Salute ad alto rischio ambientale e sanitario e, quindi, più di altre aree potenzialmente a rischio di malattie tumorali.
Proprio in virtù di ciò, Taranto ha potuto beneficiare dello stop al blocco delle assunzioni e di un cospicuo aumento delle risorse economiche a disposizione.
Da tutto ciò ne deriverebbe un vero e proprio delitto se il sistema sanitario pugliese e quello jonico in particolare, fosse ulteriormente penalizzato.
Per questo motivo, penso che la battaglia contro eventuali, ulteriori ridimensionamenti debba essere la battaglia comune dell’intera popolazione pugliese, con in testa la Regione, i Sindaci, le OO.SS.
Intanto, i vertici regionali, a cominciare dal Presidente Nichi Vendola e dall’assessore alla Salute , Elena Gentile, se non lo hanno già fatto, debbono chiedere con forza un tavolo negoziale col Ministero affinché le nostre ragioni siano pienamente riconosciute e perché si dica, lo ribadisco nuovamente, con forza: ABBIAMO GIA’ DATO!».
Massimo Serio
Capogruppo consiliare Pd Grottaglie
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