A Taranto 180 rinvii a giudizio
Oltre 180 persone sono state rinviate a giudizio dal gup del tribunale di Taranto Martino Rosati per truffa ai danni di società di assicurazioni. Tra gli imputati ci sono anche quattro avvocati (Nicola Gemma, Alessandro Sebastio, Antonio Milella, e Massimiliano Cagnetta) e tre liquidatori della società Sinextra (Benedetto Alparone, Maurizio Ruggiero e Ferdinando Ragucci, tutti di Napoli), che il 14 dicembre del 2010 furono tra i 31 destinatari delle ordinanze di custodia cautelare emesse nell'ambito dell'operazione chiamata "Delfino".
Secondo l'accusa, gli imputati simulavano incidenti stradali (bici tamponate o pedoni investiti) per ottenere i risarcimenti dalla Compagnia assicurativa. Una truffa da un milione e 210mila euro accertata dalla Polizia stradale al termine di due anni e mezzo di indagini. Inizialmente, erano 251 gli indagati a fronte di 85 incidenti fasulli, per 69 dei quali furono chieste le misure restrittive. Le indagini furono avviate nel 2007 a seguito di una denuncia presentata dall'Assicurazione Nuova Tirrena, poi rilevata da Groupama. Il numero spropositato di incidenti denunciati alla fine del 2007 aveva insospettito l'ufficio antifrodi. Le richieste di risarcimento riguardavano sempre pedoni o ciclisti che denunciavano di essere stati investiti da auto. Il gup Rosati ha assolto l'unico imputato che aveva scelto il rito abbreviato, Alessandro Battista, accertatore della Compagnia assicurativa, difeso dall'avv. Fausto Soggia. La prima udienza del processo si terrà l'8 maggio prossimo.