lunedì 25 novembre 2024


21/01/2014 12:46:00 - Provincia di Taranto - Attualità

L’intervento dell’ex sindaco Giuseppe Turco

«Quella del semaforo “intelligente” di Torre Ovo è diventata una vera e propria telenovella. Da quindici mesi i cittadini attendono delle risposte».
L’ex sindaco Giuseppe Turco interviene nuovamente su una vicenda che, nei mesi scorsi, ha fatto molto discutere.
«Nel luglio del 2012 l’Amministrazione Comunale di Torricella, che si era insediata nel maggio del 2011, decise, con delibera di giunta comunale, al fine di evitare incidenti stradali, di fornire ai cittadini un servizio semaforico a Torre Ovo, sorvolando sull’esistenza della legge Bassanini che obbliga gli amministratori ad un’azione di programmazione e di indirizzo e ai responsabili del servizio la funzione di realizzare il programma» ricorda Turco, ora consigliere di minoranza. «L’iter utilizzato per l’affidamento è stato quello della procedura negoziata senza pubblicazione di bando di gara, che può essere utilizzato solo in casi eccezionali ed urgenti, non imputabili alla stazione appaltante (Comune), con una soglia comunitaria di 200mila euro. Correttezza vuole che, per garantire l’iter amministrativo nella sua trasparenza, si esegue un indagine di mercato per ridurre, ovviamente, i costi, accettando tutte le richieste delle aziende competenti e, dopo aver sorteggiato 5 aziende, si affida il servizio alla migliore offerta.
A Torricella, invece, il responsabile del servizio ha eseguito l’indagine di mercato attraverso una verifica economica del servizio semaforico dei comuni limitrofi, dimenticando di relazionare se in quei comuni le aziende avessero o meno dei rapporti con il gestore del servizio semaforico in Torricella e valutando, guarda caso, il prezzo in circa euro 190mila, poco al di sotto della soglia comunitaria. In altre parole, è come se nella pubblica amministrazione si facesse la spesa al supermercato e si scegliesse il prodotto da acquistare non tra più supermercati ma all’interno di un singolo supermercato.
Io feci notare questi vizi e ricordai anche che esisteva un iter amministrativo viziato da carenza di pareri importanti per l’installazione dei semafori: Provincia, Capitaneria di Porto, Monopolio, ecc. Infatti l’Amministrazione, dopo l’estate 2012, interruppe l’attività del semaforo e, dopo aver acquisito i relativi pareri dai diversi enti, chiese al responsabile del servizio di riattivare l’impianto. Buon senso avrebbe portato, considerando che la documentazione allegata alla gara era carente, di annullare in autotutela la delibera di affidamento. Seguì una mia denuncia alla Procura della Repubblica per fare chiarezza sull’iter amministrativo seguito, ma, a tutt’oggi, il semaforo contestato continua a macinare contravvenzioni che porteranno all’azienda per tre anni la giusta somma di circa euro 185mila euro e al Comune di Torricella, che ne diventerà proprietario nel 2015, zero euro...».










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