Interesserebbero l’area ghisa e le acciaierie
L’Ilva e i sindacati riesaminano i contratti di solidarietà firmati lo scorso anno per evitare la cassa integrazione. E spuntano già i primi 1042 esuberi in due punti nevralgici dello stabilimento: l’area ghisa e le acciaierie. In verità si tratta di numeri ridotti rispetto allo scorso anno, quando partì la procedura. Il dato è stato sottolineato durante l’incontro fra la dirigenza aziendale e i delegati di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm. Il contratto di solidarietà, giunto alla verifica annuale, mitiga - riducendo le ore di lavoro e il salario - le conseguenze della crisi di mercato e del programmato stop agli impianti interessati ai lavori di ristrutturazione previsti dall’Aia, l’Autorizzazione integrata ambientale. In realtà i dipendenti dello stabilimento siderurgico finiti in solidarietà, nel corso degli ultimi dodici mesi si sono ridotti a poche centinaia, numeri nettamente inferiori rispetto a quelli previsti e tendenti al ribasso.