lunedì 25 novembre 2024
«Non siamo più disposti a tollerare ulteriori imposizioni di tributi, che i Comuni dovrebbero raccogliere per conto dello Stato»
«Non si può minimamente pensare che i cittadini dei.jpg)
nostri comuni debbano risanare il bilancio dello Stato attraverso il pagamento di queste mostruose tasse, salatissime in particolar modo per le attività commerciali. Se ciò avverrà, noi amministratori ci troveremo in seria difficoltà: saremo chiamati a gestire una vera e propria rivolta sociale, alla quale anche io mi assocerò».
nostri comuni debbano risanare il bilancio dello Stato attraverso il pagamento di queste mostruose tasse, salatissime in particolar modo per le attività commerciali. Se ciò avverrà, noi amministratori ci troveremo in seria difficoltà: saremo chiamati a gestire una vera e propria rivolta sociale, alla quale anche io mi assocerò».Di ritorno dalla manifestazione di Roma contro l’inusitata pressione fiscale applicata dallo Stato centrale, che però ha delegato i Comuni a riscuotere, il sindaco Michele Andrisano si sofferma sul senso della mobilitazione, che ha richiamato nella capitale numerose centinaia di suoi colleghi.
I sindaci della provincia di Taranto hanno già sottoscritto e fatto affiggere un manifesto in cui si lamentavano i disagi e soprattutto i timori per una pressione fiscale che sta mettendo a dura prova i contribuenti e anche le casse comunali.
«Già la Tares, emanata dal Governo e scaricata ai Comuni come se nulla fosse, ha provocato una serie di reazioni disperate e comprensibili da parte di numerosi contribuenti. Da allora, però, sono stati introdotti altri balzelli e, con questo nuovo scenario, non immagino cosa potrà accadere. Attraverso questa protesta abbiamo ottenuto una disponibilità parziale al dialogo e a delle proposte risolutive per alleggerire il carico fiscale sui nostri cittadini. Ovviamente, tutto questo non ci basta e noi andremo avanti con questa battaglia. Non siamo più disposti a tollerare ulteriori imposizioni di tributi, che i Comuni dovrebbero raccogliere per conto dello Stato».
Al centro della disputa fra sindaci e governo anche l’applicazione della mini Imu, che va in netta contraddizione con l’impegno preso del superamento dell’imposta per la prima casa.
Pare che il Governo abbia manifestato la volontà di trattare nuove intese sul patto di stabilità, sulle aliquote della Tasu e sulla destinazione del gettito derivante dall’Imu 2013.
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