lunedì 23 settembre 2024


10/02/2014 09:59:04 - Provincia di Taranto - Attualità

Si chiama “Gam-Anon”

“Giocatori anonimi” è un’associazione di uomini e donne che mettono in comune la loro esperienza, la loro forza e la loro speranza al fine di risolvere il loro problema comune e di aiutare altri a recuperarsi dal gioco compulsivo. L’unico requisito per divenirvi membri è il desiderio di smettere di giocare.
La sezione di Taranto è attiva da 9 anni e mezzo. Decine di giocatori si riuniscono due volte a settimana con l’unico obiettivo di raggiungere la sobrietà.
«Il numero degli iscritti è in aumento, anche se non è facile compiere questo passo» ammette Giuseppe. «Anche il numero di giocatori che viene seguito dal servizio della Asl è in costante crescita: siamo passati da 80 a 176 pazienti in un solo anno».
Per contattare l’associazione è possibile telefonare ai referenti al numero 340/1214014 oppure scrivere al seguente indirizzo di posta elettronica: giocatorianonimitaranto@yahooo.it
Accanto a quest’associazione ne opera un’altra: si chiama “Gam-Anon” e raggruppa i familiari e gli amici dei giocatori.
«Il ruolo della famiglia è vano sino a quando il giocatore non ammette la sua malattia» hanno raccontato Giovanni e Gianfranco, componenti dell’associazione. «Ci accorgiamo del problema quando il giocatore, avendo toccato il fondo, manda dei segnali. A volte ruba in casa molti soldi proprio per fare in modo di essere scoperto: è il suo modo di manifestare la necessità di essere aiutato. Non è facile aiutarli, perché anche rimanendo in casa, attraverso internet, è possibile giocare on line».
Si spera in una legge che possa riordinare il mondo del gioco d’azzardo. Intanto, questo fenomeno, sempre più preoccupante, continua ad essere oggetto di studio. All’incontro di San Marzano ha partecipato un infermiere di Martina Franca, Oreste Papadia, che dedicherà alla dipendenza dal gioco la sua tesi di laurea.











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