Le proposte del comitato unitario “Rifiuti Zero”
Evitare l’ecotassa, tutelando, nel contempo, l’ambiente. Il comitato unitario “Rifiuti Zero” ha avviato una serie di iniziative per sollecitare il Comune e, più in generale, l’intera comunità a far crescere la raccolta differenziata.
Nei giorni scorsi ha chiesto la convocazione di una seduta del Consiglio Comunale per discutere sul ciclo dei rifiuti.
«Diversi sono i motivi che ci spingono a chiederlo, ma principalmente uno, a fronte della gravità della situazione dei rifiuti: non c’è, a nostro avviso, un livello di attenzione capace di far fronte alle necessità più urgenti» sostengono gli attivisti di “Rifiuti Zero”. «Gli argomenti non mancano: ecotassa e distribuzione delle compostiere familiari; aumento dei costi per il conferimento a Massafra e Laterza; nuovo appalto ARO 5 per la raccolta differenziata spinta “porta a porta”e relativo costo; data certa di messa in esercizio dell’Ecopoint di Avetrana; sentenza TAR Lecce a favore di Manduria sul non uso della discarica “La Chianca”; nuovo regolamento Comunale della Tariffa Rifiuti capace di prevedere una detrazione ad aziende e famiglie che fanno la raccolta differenziata».
Il comitato “Rifiuti Zero” ha anche abbozzato un ventaglio di proposte per far crescere la differenziata di almeno quel 5% che serve ad evitare l’ecotassa.
«La Serveco, per raccogliere l’umido per l’intero paese con i cassonetti in strada, propone un costo per il Comune di 140.000 euro, 60.000 in più, ovvero, rispetto all’ecotassa che sarebbe applicata per il Comune di Avetrana» fa notare il comitato. «Tenuto conto di tutto, la strada più opportuna sembra quella del “Rifiuto Zero”».
Il comitato unitario lancia delle idee per coinvolgere tutta la cittadinanza e ben nove proposte per non restare inermi di fronte al problema.
«Per incrementare la raccolta differenziata si potrebbe organizzare, con volontari, almeno per due domeniche al mese (fino a giugno), il giro di Avetrana con mezzi dotati di rimorchio, simulando il “porta a porta”. Si potrebbe progettare il miglior utilizzo dei capannoni vuoti della zona industriale e dei lavoratori socialmente utili per recupero e riciclo della raccolta differenziata. Individuare una tariffazione per la raccolta dei rifiuti che possa incentivare aziende e famiglie verso la diminuzione del rifiuto “tal quale” e l’aumento del differenziato. Poi ancora far entrare in funzione prima possibile l’ecopoint con una gestione diretta. Seguire e sostenere tutte le iniziative che, nel rispetto delle norme ambientali, facciano riaprire l’impianto di Manduria. Sostenere l’ARO 5 per far si che l’appalto della raccolta differenziata spinta “porta a porta” si avvii prima possibile. Aderire al progetto “Ecofesta Puglia”. Costituire una task force sul ciclo dei rifiuti. Verificare con la Regione la possibilità di diminuire del 2% il dato del 9,82% di raccolta differenziata (certificata il 27 settembre scorso) in quanto proveniente dalla raccolta dell’umido del Progetto Sirio (sospeso a giugno 2013) e tener conto (per l’aumento del 5% ) anche della diminuzione dell’indifferenziata, dal momento che il nostro sforzo si è concentrato sul compostaggio e sulla raccolta differenziata a km zero».