lunedì 23 settembre 2024


18/02/2014 20:44:51 - Provincia di Taranto - Attualità

Analisi e campionamenti hanno accertato il superamento dei parametri di inquinamento tabellari previsti dalla normativa vigente

A Lizzano, a parziale conclusione di indagini avviate a seguito di esposti presentati da associazioni ambientaliste e cittadini, i carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Lecce, coadiuvati dalla locale Stazione CC, hanno dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo - emesso dal gip del Tribunale di Taranto, Vilma Gilli, su richiesta del pm, Lanfranco Marazia - relativo allo scarico del depuratore consortile di acque reflue urbane, che serve i comuni di Lizzano, Fragagnano e San Marzano di San Giuseppe, utilizzato per immettere gli effluenti del ciclo di depurazione nel corpo idrico superficiale denominato canale “Ostone”.

Il provvedimento cautelare, supportato anche da analisi e campionamenti che hanno accertato il superamento dei parametri di inquinamento tabellari previsti dalla normativa vigente, scaturisce dalla necessità di impedire che dal citato canale giungano in mare sostanze atte ad arrecare molestie alle persone con formazione di schiuma e chiazze colorate che contengono un’elevata concentrazione di organismi batterici pericolosi per la salute. L’ipotesi di reato allo stato contestata al legale rappresentante della società che gestisce l’impianto di depurazione è quella del getto pericoloso di cose mediante il superamento dei limiti tabellari previsti dalle norme vigenti. Allo stato è stata concessa dall’autorità giudiziaria la facoltà d’uso.











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