E’ stata presentata da Antonio Cavallo. Ecco il testo
«In merito al sequestro del Depuratore consortile, si rende necessario promuovere provvedimenti utili ad evitare l’inquinamento del mare, del canale “Ostone” e delle campagne prospicienti l’attraversamento dello stesso canale.
Tanto, in virtù delle motivazioni fornite dall’Autorità giudiziaria, che ha apposto i sigilli all’impianto depurativo per il mancato rispetto di precise norme di legge in materia. Per essere più precisi, per il superamento degli indici degli agenti inquinanti e per mancanza dell’autorizzazione provinciale allo scarico da parte di AQP.
Il sequestro disposto non fa venire meno, tuttavia, l’uso dell’impianto e, per questo, al fine di evitare conseguenze negative per l’intera zona di Marina di Lizzano (e non solo!) si rende necessario cessare immediatamente lo scarico nel canale (e al mare), adottando provvedimenti volti al riutilizzo della Falda marina, come già avvenuto nei periodi estivi degli ultimi due anni, attraverso apposite ordinanze sindacali.
Il Consiglio comunale, pertanto, impegna la Giunta comunale e il sindaco ad adottare immediatamente i provvedimenti necessari per dirottare in Falda marina le acque reflue del depuratore consortile, come da progetto iniziale dell’impianto, al fine di preservare la bontà delle acque marine del nostro territorio, preservando così anche la salute di tutti i cittadini bagnanti della zona.
Tanto nell’attesa di modifiche tecniche e miglioramenti tecnologici dell’impianto capaci di garantire l’assoluta salubrità delle acque di scarico dell’impianto depurativo!».
Il capogruppo consiliare
Antonio Clemente Cavallo