L’impegno di don Fortunato Noto per contrastare la pedofilia e la pedopornografia
Il termine “meter” è di origine greca e significa “accoglienza, grembo” e, in senso più lato, “protezione e accompagnamento”. “Meter” è anche il nome scelto per un’associazione fondata nel 1989, in provincia di Siracusa, da don Fortunato Di Noto e nata dall’esigenza di intervenire nelle realtà ecclesiali e non ecclesiali per radicare e promuovere, assieme alla pastorale ordinaria delle comunità cristiane, la cultura, i diritti e la tutela dell’infanzia.
Don Fortunato Di Noto, che già in precedenza aveva lavorato in ambito associativo al fine di promuovere e difendere l’infanzia, è oggi diventato un nome noto in Italia e all’estero per il suo impegno finalizzato a contrastare la pedofilia e la pedopornografia.
Dell’attività di “Meter” e di don Fortunato Di Noto ha parlato agli studenti della scuola secondaria di primo grado “Casalini” di San Marzano, nei giorni scorsi, Simona Quarta, referente per il Salento di quest’associazione.
«“Meter” è un significativo punto di riferimento, in Italia e all’estero, per educare alla cultura dell’infanzia, per prevenire abusi e maltrattamenti, e progettare interventi mirati di aiuto concreto alle vittime degli abusi sessuali, attuando la “Convenzione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”» ha riferito la dott.ssa Quarta agli studenti di San Marzano, guidati dalla docente Cira Santoro. «In tal senso, l’associazione si erge sulla convinzione che non basta la repressione, demandata alle sole forze di polizia, per stroncare il turpe commercio di minori nel mondo. Ci vuole anche una rete capillare di persone competenti e motivate, capaci di collegarsi con la società in cui vivono, perché si crei una mentalità di vigilanza, di sostegno e protezione dell’infanzia come tale, rendendo l´abuso, e l´omertà che lo copre con i suoi paludosi silenzi, un crimine insopportabile per la coscienza collettiva».
Sollecitata da una nutrita serie di domande degli studenti, Simona Quarta ha dispensato una serie di utili consigli per evitare brutte sorprese durante la navigazione su Internet.
«Navigare su Internet può essere utile e divertente, ma prima di cominciare è importante conoscere e ricordare alcune regole molto importanti» ha affermato la rappresentante di “Meter”. «Non bisogna mai fornire informazioni relative al proprio nome o al proprio indirizzo, né bisogna condividere la propria password con persone conosciute in rete. Non inviate mai foto a qualcuno conosciuto in Internet senza il permesso dei genitori e ricordatevi che on line le persone possono mentirvi. Se non avete nulla da fare… anziché trascorrere la giornata davanti al pc, fare una passeggiata nel parco o fate del volontariato».
Al termine dell’incontro, attraverso Simona Quarta, don Fortunato Di Noto ha fatto pervenire un messaggio agli studenti di San Marzano.
«Cari ragazzi, sono felice di sapere del vostro entusiasmo e della partecipazione alle attività per l’infanzia deprivata della propria innocenza» ha scritto don Fortunato. «Continuate con generosità questa bella avventura per rendere sempre più umana la vita. Vorrei abbracciarvi tutti. Non sentitevi soli. Coraggio».