lunedì 23 settembre 2024


03/03/2014 09:45:00 - Provincia di Taranto - Attualità

Prima di raggiungere la provincia di Lecce per impegni ufficiali, Ceka, accompagnato dalla consorte e dal figlio, è stato accolto dal sindaco Giuseppe Tarantino, da altri amministratori locali e dalla responsabile dello sportello linguistico, Marisa Margherita

 
Neritan Ceka, ambasciatore della Repubblica d’Albania in Italia, ha visitato nei giorni scorsi San Marzano di San Giuseppe, comune arbëreshë della provincia di Taranto, ancora custode della lingua e delle tradizioni dell’antica Albania.
Prima di raggiungere la provincia di Lecce per impegni ufficiali, Ceka, accompagnato dalla consorte e dal figlio, è stato accolto dal sindaco Giuseppe Tarantino, da altri amministratori locali e dalla responsabile dello sportello linguistico, Marisa Margherita.
Durante le breve visita, l’ambasciatore ha manifestato tutto il proprio sincero interesse per ciò che l’unica comunità albanofona di tutto il Salento ancora esprime sotto il profilo culturale, linguistico e architettonico, in cui sono fortemente visibili le radici delle proprie antiche origini albanesi. Il diplomatico, che già aveva avuto occasione di conoscere altre realtà arbëreshë di altre regioni d’Italia, è rimasto sorpreso nel constatare che l’antica lingua albanese è ancora ben conosciuta a San Marzano e ha potuto apprezzare l’impegno con cui l’Amministrazione e lo sportello linguistico si adoperano per la tutela e il recupero di un così grande patrimonio.
Molto entusiasmo e senso di tenerezza hanno anche suscitato nell’ambasciatore due bambine delle scuole elementari che, per puro caso, transitavano nei pressi del monumento dedicato a Giorgio Castriota Skanderbeg, dove nei secoli scorsi sono state edificate le prime case del paese.
Alla domanda del diplomatico sulla conoscenza dell’albanese, hanno prontamente risposto di conoscere solo poche parole ma di comprenderne molte di più. A dimostrazione della loro bravura hanno, con orgoglio, voluto intonare alcune strofe di un antico canto popolare, rivalorizzato, come tante altre cose della lingua del passato, attraverso i corsi promossi dalla scuola d’intesa con lo sportello linguistico, nel contesto della realizzazione dei vari programmi didattici.
Nel salutare il sindaco e i presenti con un cordiale arrivederci, l’ambasciatore ha anche ringraziato tutti per la calorosa accoglienza, esprimendo il proprio orgoglio per l’impegno che una comunità delle sue stesse origini esprime in termini di operatività, cultura e capacità di farsi conoscere in tutto mondo anche per l’eccellenza di alcuni suoi prodotti.











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