Il consigliere regionale Lospinuso: «Dispiace dover constatare invece l’accanimento livoroso con cui l’ex-sindaco di Torricella Giuseppe Turco ha inteso sfogare antiche frustrazioni contro l’amico Michele Franzoso»
«Esprimo vicinanza all’amico Michele Franzoso, certo che in fase di appello emergerà la sua totale estraneità ai fatti contestati».
L’on. Gianfranco Chiarelli interviene sulla decadenza dell’ex assessore Franzoso.
«La vicenda che lo riguarda pone in evidenza, ancora una volta, la necessità di rivedere la norma (Legge Severino) che, pur valida nei suoi principi generali, va rimodulata nella sua applicazione, al fine di evitare paradossi e forme di becero giustizialismo. E' evidente la enorme distanza che ci separa sul piano culturale dalla sinistra. Mentre Forza Italia in Regione ha difeso il consigliere Fabiano Amati, anch’egli attinto dalla legge Severino, al contrario l’ex sindaco Turco ha dato ennesima prova di uso politico della giustizia».
Sull’argomento interviene anche il consigliere regionale Pietro Lospinuso.
«La legge Severino è vessatoria: non si può sospendere un amministratore in base ad una sentenza di primo grado, e cioè in vigenza della costituzionale “presunzione d’innocenza”» sostiene Lospinuso. «Dispiace dover constatare invece l’accanimento livoroso con cui l’ex-sindaco di Torricella Giuseppe Turco ha inteso sfogare antiche frustrazioni contro l’amico Michele Franzoso. Tanto più è deplorevole tale accanimento ove si consideri che l’udienza d’appello del giudizio in questione è fissata al prossimo maggio, quando l’innocenza di Michele Franzoso da un fantomatico “abuso d’ufficio” sarà certamente sancita».