lunedì 25 novembre 2024


27/03/2014 19:47:21 - Provincia di Taranto - Attualità

Ilva, per il forte vento si ribalta mezzo: «nessun persona ferita»

Stamattina un violento temporale si è abbattuto sul capoluogo mentre una grandinata ha interessato i paesi del versante orientale della provincia
A causa del forte vento una gru (probabilmente priva di tenaglie antiuragano), è stata trascinata per un centinaio di metri sui binari nel reparto Ima 2 (Impianti marittimi) del terzo sporgente del porto di Taranto, gestito dall'Ilva, e ha provocato il ribaltamento di una pala meccanica, trovata sul percorso.
Nessuna delle persone presenti è rimasta ferita. Lo si apprende da fonti sindacali. Il mezzo era privo di manovratore. Secondo il Comitato 'Cittadini e lavoratori liberi e pensantì, di cui fanno parte anche diversi lavoratori del Siderurgico, «il vento forte avrebbe traslato un DM4, una gru simile a quella dove perse la vita il giovane operaio Zaccaria, e la benna avrebbe fatto ribaltare il mezzo che in quel momento fortunatamente era senza conducente. Sulla gru in quel momento non erano presenti operatori per via dell'allerta meteo».
Il 28 novembre del 2012 il 29enne operaio Francesco Zaccaria morì dopo essere stato catapultato in mare mentre era nella cabina di una gru che si spezzò al passaggio di una tromba d'aria. Il suo corpo fu recuperato due giorni dopo. «Può una gru di notevoli dimensioni - si chiede il Comitato 'Liberi e pensantì - essere spostata dal forte vento?
Alla luce di quanto accaduto, non dovrebbe forse essere fornita di un sistema di blocco automatico in caso di precarie condizioni meteo?». Secondo il Comitato, «si registra la dispersione di materiale dai nastri trasportatori finiti su tutta la banchina e in mare. Fenomeno, anche questo, mai risolto e che aumenta in giornate ventose come quella di oggi».
Cinque aziende di fiori e ortaggi rase al suolo, 13 mila metri quadri di serre e raccolti distrutti, ulivi secolari sradicati: è il bilancio di una tromba d'aria abbattutasi questa mattina nel Salento e che ha colpito soprattutto la zona tra Copertino e Nardò. Il vortice, che si è creato durante un nubifragio, nel suo percorso di distruzione ha prima colpito un'azienda di smistamento di pollame, la "Aia", situata a Copertino sulla via per Santa Barbara, smantellando il cancello scorrevole in ferro della recinzione, ed è proseguito verso la strada provinciale che conduce da Copertino a Sant'Isidoro, abbattendosi su cinque aziende floricole e ortofrutticole, demolendole completamente. Un ettaro di uliveto nelle vicinanze è stato raso al suolo, abbattuti anche tralicci dell'Enel e campi di irrigazione.
«Siamo a terra» ha commentato desolato uno dei proprietari della più grande tra le aziende distrutte, la "Tramacere". «Tutto il nostro investimento è andato distrutto - ha continuato Mauro Tramacere, titolare dell'azienda insieme al fratello e al padre - si sono salvati solo il furgone e venti quintali di melanzane che avevano appena raccolto. È impossibile persino quantificare i danni adesso. È accaduto tutto in pochi secondi - ha raccontato - pioveva e c'era vento ma non immaginavamo quello che sarebbe successo. Poi, quando abbiamo visto che veniva giù tutto, abbiamo trovato riparo insieme ad altra gente in un casolare vicino». Nelle zone colpite dalla tromba d'aria, oltre ai vigili del fuoco, sono intervenuti i carabinieri. Danni, seppur minori, si registrano anche in territorio di Gallipoli.










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