Il rappresentante del Fondo Antidiossina ha girato un video che ha diffuso su Youtube
«Continuano i rinvii sulla messa in funzione del nuovo depuratore per le acque nere di Leporano e di Pulsano, in provincia di Taranto e, nel frattempo, la cloaca sversa in mare scarichi fognanti in grande quantità, proprio in uno dei posti più belli e suggestivi della litoranea salentina, situato a meno di 20 km da Taranto».
Lo denuncia in una nota Fabio Matacchiera del Fondo antidiossina onlus il quale, il 29 marzo scorso, ha girato un video che ha diffuso su Youtube.
«La cloaca – sottolinea – è ubicata a solo trecento metri dagli stabilimenti balneari e da alcuni grossi alberghi che l'estate si riempiono di turisti. Il nuovo depuratore, costato molti milioni di euro, non riesce a partire ed il suo esercizio – racconta Matacchiera - viene sempre rinviato e adesso si teme per la vicina stagione estiva e balneare».
«Ricordiamo che, nel dicembre 2013, il vecchio e fatiscente depuratore di Pulsano e Leporano fu posto sotto sequestro dalla Guardia Costiera di Taranto, dopo che fu verificato – aggiunge l'ambientalista – che l’impianto funzionava in assenza di autorizzazione allo scarico e dopo che fu verificata la fuoriuscita di liquami di varia natura immessi direttamente in mare che causava un evidente danneggiamento delle acque marine, la propagazione di un forte odore nauseabondo in tutta la zona circostante ed il potenziale pericolo di infezioni e malattie per i bagnanti».
Dagli accertamenti effettuati dagli uomini della Guardia Costiera, «è stato stimato che l’impianto riceve in ingresso i reflui per più di 34.000 abitanti, nonostante sia strutturalmente dimensionato sulla base di 15.000 abitanti. Il vecchio impianto di depurazione è stato sequestrato penalmente (dicembre 2013), concedendo al gestore la facoltà d’uso dello stesso. Le ipotesi di reato – conclude Matacchiera - sono particolarmente gravi: si va dagli illeciti ambientali, ai reati contro la pubblica amministrazione».