Si svolgerà nel piazzale del convento di San Pasquale Baylon. L’ingresso è libero
Quando 44 anni fa alcuni giovani, spronati dall’allora Guardiano del Convento S. Pasquale, P. Stefano Marchionna di venerata memoria, decisero di rappresentare alcune scene della Passione di Cristo, probabilmente non osavano pensare che quel progetto avrebbe avuto una simile evoluzione. Solo i video e le foto delle varie edizioni riescono a dire e a dare il senso delle trasformazioni che nel corso degli anni hanno portato la rappresentazione ai livelli attuali, migliorata, arricchita e perfezionata in tutti i settori. Tutto questo è stato possibile grazie, principalmente, alla buona volontà e alla professionalità dei tanti amici e associati che hanno messo e continuano a mettere le loro competenze e il loro tempo libero a disposizione di Lizzano, di Pietre Vive onlus e della Passione in particolare.
I laboratori e le officine in cui vengono progettate e realizzate nuove scenografie e nuovi costumi alzano le loro saracinesche all’inizio dell’anno, subito dopo le feste natalizie, e vengono chiuse, sia pure parzialmente, nel mese di maggio.
Tante le novità di quest’anno: l’Ultima Cena avrà un nuovo impianto scenografico, ormai in fase di ultimazione e la scena della Lavanda dei piedi avrà finalmente la sua giusta collocazione, grazie ad un nuovo sfondo che le darà l’importanza che merita nel contesto della Passione.
Nuovi costumi, sempre più rispettosi e adeguati al periodo storico cui fanno riferimento, saranno indossati per la prima volta da alcuni dei protagonisti principali.
Come sempre molta importanza viene data alla strumentazione tecnica, all’impianto audio e a alle luci, indispensabili per la buona riuscita della Rappresentazione. Abbiamo aumentato le nostre capacità anche in questo settore, acquistando nuove attrezzature e nuovi strumenti. Tutti i dialoghi della Passione avvengono in diretta e questo comporta notevoli difficoltà per i tecnici che devono garantire l’ascolto a tutti i presenti, ovunque essi si trovino.
Anche il copione quest’anno ha subito alcune piccole variazione ed ha visto l’inserimento di nuovi personaggi: il cieco nato e il paralitico, guariti da Gesù, trovano la forza e il coraggio di testimoniare a suo favore, durante il processo avvenuto in casa di Caifa, davanti ai sacerdoti del Sinedrio.
Dagli “Osanna” al “Crocifiggilo”, dall’esultanza alla sofferenza, dalla vita alla morte, da Gerusalemme in festa al Calvario insanguinato, gli ultimi giorni di vita del Figlio di Dio vengono rivissuti dagli interpreti e dai presenti come protagonisti e testimoni dell’accaduto.
La gloriosa Resurrezione del Cristo e l’annuncio dato dall’apostolo Pietro a tutti gli uomini di buona volontà sono la giusta e più degna conclusione della rappresentazione.
Il cast degli attori, degli interpreti chiamati a rappresentare i vari personaggi della Passione, è stato completamente rinnovato rispetto alle ultime edizioni. Abbiamo sempre cercato di coinvolgere più gente possibile per far sì che tutte le famiglie del paese possano partecipare, prima o poi, con qualche loro rappresentante, al dramma dei dolori del Cristo.
Tra gli interpreti principali di questa edizione segnaliamo Pasquale De Maggio che interpreta Gesù e Mimma Cavallo nel ruolo di Maria. Le altre figure di primo piano saranno interpretate da Leonardo Franco (Pietro), Cosimo De Gregorio (Pilato), Cosimo Cirillo (Erode), Franco Cavallo (Giuda), Mary Massaro (Maddalena), Marco Mele (Giovanni), Antonio Mattesi (Caifa), Antonio Schirano (Zera), Mimmo Tanucci (Aronne), Pietro Antonucci (Centurione), Alessione Galeone (Giuseppe D’Arimatea), Veronica De Maggio (Erodiade) ed Emilia Lacaita (Claudia Procula).
Gli incontri di preparazione sono iniziati circa 2 mesi prima della domenica delle Palme ed in questo periodo sono state gettate le basi che poi permetteranno ad ogni interprete di riuscire a entrare nel personaggio rappresentato. Difficoltà se ne incontrano tante ma la buona volontà di tutti ha sempre dato e continua a dare risultati che superano ogni iniziale aspettativa. Accanto a questa lunga preparazione tecnica di recitazione e di conoscenza dei personaggi della Passione ce n’è un’altra, non meno importante, che cerca di alimentare e rinforzare lo spirito di tutti, organizzatori e attori. Abbiamo sempre considerato la Passione come un impegno prettamente spirituale di avvicinamento e rinvigorimento della fede, per chi organizza, per chi interpreta e per chi assiste.
Non possiamo però negare che sia diventato per Lizzano anche un appuntamento turistico tradizionale che riesce a richiamare tanta gente che numerosa accorre dall’intera provincia, dalla Puglia e dalle regioni vicine. Le nostre tradizioni, Passione compresa, e l’intero patrimonio culturale locale, devono continuare a vivere e questo sarà possibile solo se riusciremo a dare loro la giusta importanza e il giusto valore, trasmettendolo di conseguenza ai nostri figli.
Dal tronco di Pietre Vive onlus sono spuntati i rami delle Pietre Preziose: ragazzi pieni di buona volontà, di voglia di far bene e di voglia di stare insieme, che ci aiuteranno nella ricerca del rinnovamento e dell’adattamento ai cambiamenti che la società ci impone.