La denuncia di Mimmo Carrieri, che si rivolge all’Arpa, chiedendo un sopralluogo
Un incendio ha distrutto centinaia di pneumatici abbandonati in contrada “Fallenza”, a Sava. Area già sequestrata dalla Guardia di Finanza tempo fa, quando ovvero l’ambientalista savese Mimmo Carrieri segnalò, con un esposto, la presenza delle gomme in quest’area che sembrerebbe abbandonata.
Ora, con un altro esposto inviato all’Arpa, alla Tenenza della Guardia di Finanza di Manduria, al sindaco di Sava e al Comando della Polizia Municipale di Sava, Mimmo Carrieri fa notare come, prima di una eventuale bonifica dell’area, qualcuno avrà pensato bene di appiccare il fuoco e, dalle fiamme che hanno incenerito gli pneumatici, si è sviluppata anche la diossina.
«E’ davvero sconfortante vedere vanificata una delle tante operazioni portata brillantemente a termine dagli uomini della Guardia di Finanza in materia di tutela ambientale» scrive Mimmo Carrieri, responsabile provinciale del settore Ambiente ed Ecologia dell’Associazione C.P.A. di Taranto. «Mi riferisco al sequestro penale del eseguito dalle Fiamme Gialle della Tenenza di Manduria i quali, sempre attenti alle problematiche inerenti la tutela del territorio, in data 16 dicembre 2008 sottoposero a sequestro penale un'area di circa 300 metri, in cui ignoti avevano scaricato migliaia di pneumatici. L'area in questione si trova in contrada “Fallenza”, nel territorio del Comune di Sava.
Le leggi vigenti in materia ambientale sanciscono che, a conclusione delle indagini di polizia, individuato il proprietario dei terreni utilizzati a discariche non autorizzate, questi devono provvedere a proprie spese alla loro bonifica e conferire i rifiuti ivi posti (nella fattispecie gli pneumatici sono considerati rifiuti speciali) in discariche autorizzate. Viene stabilito inoltre che, nel caso in cui il proprietario dei terreni non dovesse provvedervi, che ad ottemperarvi sia il Comune su cui ricadono i materiali scaricati abusivamente, per poi successivamente addebitarne le spese sostenute al proprietario dei terreni bonificati. Nel caso specifico, purtroppo, a distanza di nove mesi dal sequestro penale, nè i proprietari dei terreni, nè il Comune di Sava vi hanno provveduto. Nel frattempo, ignoti hanno pensato di “bonificare” appiccando il fuoco agli pneumatici accatastati, nonché ad altri pneumatici e amianto sparso nella zona circostante. Ovviamente ciò ha causato consequenziali danni all'ambiente, e non solo, se consideriamo l’emissione nell'aria di diossina e benzopirene, sostanze queste cancerogene, contenute nei fumi sprigionatisi dall’incendio indubbiamente doloso.
Sul posto, dove personalmente mi sono recato, ho potuto constatare, mio malgrado, ciò che rimane degli pneumatici, ossia, un ammasso di cenere e scheletri di gomme! Coloro che avrebbero dovuto provvedere alla bonifica del terreno e non lo hanno fatto, ne sono moralmente responsabili!
Per quanto sopra esposto e in considerazione del fatto che, allo stato attuale il terreno è ricoperto di ceneri e carcasse di pneumatici inquinanti, chiedo all’Arpa di voler disporre, tramite proprio personale specializzato, un sopralluogo sul posto interessato all'inquinamento, per gli eventuali provvedimenti che si riterranno più opportuni adottare».