Proposta la cittadinanza onoraria per Romina Power
Un gruppo di lavoro, composto da 21 rappresentanti di partiti, associazioni, sindaci e movimenti, per organizzare una grande mobilitazione popolare contro lo scarico a mare del depuratore consortile di Manduria e Sava.
Il Movimento Unitario di Protesta Popolare di Avetrana ha già in agenda le prime iniziative: sabato pomeriggio si riunirà il Consiglio Comunale per ratificare tutto il lavoro sin qui realizzato dal Movimento e, al termine della seduta, maggioranza e minoranza si recheranno in piazza, per lanciare, insieme, un appello alla comunità avetranese, che sarà invitata a partecipare in massa alla giornata di mobilitazione in fase di organizzazione.
«Preso atto che i lavori di questa nefasta opera sono in procinto di essere realizzati, a cominciare proprio dallo scarico a mare, il Movimento non si preoccuperà di avanzare proposte progettuali e tecniche alternative, considerato che tali tentativi sono stati già espletati da più parti nel tempo e considerato che sia l’Acquedotto Pugliese che la Regione Puglia sono dotati di professionalità tecniche di alto livello tale da studiare e progettare alternative congrue e rispettose dell’ambiente affinchè venga scongiurato lo scarico a mare e modificata la collocazione dell’impianto di depurazione a discapito di una zona turistico residenziale (Urmo-Belsito)» si legge nel verbale dell’ultima riunione del Movimento. «E’ abbastanza chiaro, inoltre, che le Amministrazioni Comunali di Manduria, che si sono succedute nel tempo da 15 anni a questa parte, non hanno avuto nè la volontà nè la capacità di modificare o di bloccare questo obbrobrio, trincerandosi dietro a problematiche e a questioni tecniche/burocratiche, a parer loro, insormontabili».
In questa fase, il Movimento Unitario di Protesta Popolare di Avetrana agirà d’intesa con il costituito Movimento Unitario di Manduria.
«Collaboreremo, affinché ci si possa unire attraverso una voce unica di protesta popolare» rende noto l’assessore di Avetrana, Enzo Tarantino. «Organizzeremo eventi e manifestazioni di protesta unitaria che possano vedere coinvolte le popolazioni di Manduria ed Avetrana su tutto il territorio».
Durante la giornata di protesta, saranno istituiti dei presìdi e si formeranno dei cortei che si recheranno a Manduria e nella zona delle marine interessate dall’intervento.
Fra le varie proposte prese in considerazione anche quella di conferire la cittadinanza onoraria a Romina Power, legata al tratto di costa interessato dallo scarico a mare delle acque trattate dal depuratore e che in ripetute occasioni ha espresso la propria contrarietà alla soluzione indicata per il loro recapito finale.
«Abbiamo appreso, attraverso la stampa, che la Regione Puglia si è dichiarata disponibile a trovare un’alternativa allo scarico a mare per il recapito delle acque del depuratore di Nardò e di Porto Cesareo» prosegue l’assessore Tarantino. «In un’intervista, il sindaco di Nardò riferisce di un’ampia apertura da parte della Regione Puglia e dell’Acquedotto Pugliese. Perché, allora, usare due misure diverse?».