lunedì 23 settembre 2024


19/05/2014 06:37:47 - Provincia di Taranto - Attualità

E’ nato per ribadire, in occasione della Giornata universale dei diritti dell’infanzia, i fondamentali ed essenziali diritti della persona e dei bambini

 
Mentre è già partito il countdown da furore per chiusura anno scolastico da parte di alunni e non solo in stile naia ex , molto ex, è tempo di bilanci per scuole ed affini alle prese con le consuete rendicontazioni di progetti in nome della trasparenza e di ogni atto dovuto verso l'intera comunità scolastica.
Il carnet degli eventi è giunto alla lettera M&M, per via della doppia consonante Madonna della Camera e Monteparano, giusto per prendere i classici due piccioni con una fava. In realtà, quello dell’unico istituto comprensivo del paese è stato molto di più che un semplice appuntamento di fine anno che ha visto congiunto il meglio delle professionalità e delle competenze dei due ordini di scuola, primaria e secondaria. Infatti, nel corso dell’anno scolastico le classi 4ª e 5ª A della scuola primaria si sono confrontate con la storia di Enaiat, nome completo Enaiatollah Akbari, il protagonista del romanzo “Nel mare ci sono i coccodrilli”, il libro testimonianza di Fabio Geda, vera e propria fotografia di un Afghanistan sempre in stato di allerta per la comunità internazionale, nella zona più calda del pianeta e non certo per il clima. Il progetto dal titolo “Enaiat il bambino che ha conquistato il diritto di essere uomo..” è nato per ribadire, in occasione della Giornata universale dei diritti dell’infanzia, i fondamentali ed essenziali diritti della persona e dei bambini soprattutto, se solo ci fosse ancora bisogno di superare le barriere e le mura che la nostra mente ed ignoranza oppongono alla libertà di essere ciò che si è. Un vero e proprio percorso dell’anima, un embolo di sani principi riconoscibili nei testi delle canzoni evergreen della musica impegnata internazionale di ieri e di oggi come We are the world, Da fratello a Fratello, The sound of silence e l'ormai mitico Smile...Beautiful that way, giusto per non farci mancare una tappa italo-hollywoodiana, con una significativa escursione nella nostra costituzione, personificata da una biondissima bambina fasciata dal tricolore e con tanto di coroncina per rinverdire i fasti della più democratica delle costituzioni al mondo, benchè sommersa ed offesa ed in parte acciaccata dall'andropausa di malgoverni, istuzioni sempre più autoreferenziali, conti pubblici in perenne dissesto and so on.
Docenti coinvolti, le maestre Francesca Galeone e Alessandra Fiorenza per la scuola primaria, Tullio Zanchi e Marilena Nanni per la scuola secondaria, docenti di Musica e Lingua Italiana. In realtà, si è trattato di un momento di profondo
orgoglio nazionale per la presenza di due testimoni dell'impegno italiano all’estero, tutti di casa nostra in missione in Afghanistan a più riprese, ospiti d’onore di un parterre in alta uniforme in visite alle rispettive famiglie e coinvolti prontamente. Erano presenti con mogli e figlie il Colonnello Domenico Spalluto ed Primo Maresciallo Carlo Dellisanti
dell’Aeronautica Militare Italiana altissimi ed fier di essere al servizio della nostra nazione. Alla comunità hanno offerto la visione di un video e di una serie di fotografie della vita in Afghanistan e delle loro missioni e, sulle note di Andrea Bocelli con la sua Con te partirò, miste alla commozione di tutti noi, il confronto con la testimonianza più autentica di impegno in
difesa dei più deboli. Disponibili e paterni nel senso più stretto del termine e complici nel lasciarsi coinvolgere sul palco, hanno risposto alle domande anche insidiose dei bambini e dei ragazzi, a metà strada tra i cartoons ed i serial americani. Peccato che le risposte fossero da rubrica di vita autentica per l’esclusività della cronaca. Insomma, una giornata particolare
che vive il suo momento più alto di vita scolastica quando la preside, la prof. ssa Grazia Convertini, una donna essenziale, giunonica per statura ed idee, concreta e poco incline alla burocrazia soffocante da scuola terzo millennio ha salutato tutti, ospiti, genitori, studenti e docenti dicendo: «Questa è la vita vera..., questa è la scuola vera..., la sola che solo mettendo in
campo la competenze di tutti serenamente e impegnandosi a conservare i valori importanti per i giovani educandoli alla legalità, alla giustizia ed al sacrificio gratuitamente».
Una chiosa più che appropriata che, come insegnano tutti salmi, finisce in gloria quando, tra gli applausi, i fiori, i ringraziamenti ed anche gli sbadigli di piccoli fans ormai stanchi, arriva una torta con i colori della pace, mentre sullo sfondo passano le immagini della mani disegnate dai bambini che avallano più di chiunque il loro impegno a metterci appunto le mani e non solo la faccia, per costruire un mondo migliore. L’immagine speculare di un cuore tra i due pollici ed i due
anulari che vola,... dice il resto. Ancora una volta e, senza la retorica scongiurata a priori, si è chiuso un nuovo anno tra la gioia e un pizzico di malinconia e sempre sia viva l’Italia quando raccontiamo la straordinaria normalità di tanti eroi di questa nazione forse logorroica, poco operativa, molto stereotipata, troppo convenzionale a tratti superba, accondiscendente e piena di coccodrilli come quelli del mare di Enaiat, ma sempre capace di rialzarsi.
 
Mimmo Palummieri











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