lunedì 23 settembre 2024


21/05/2014 06:28:52 - Provincia di Taranto - Attualità

Il sindaco di Torricella ha poi chiesto al Comune di Sava di assicurare una sistemazione più dignitosa all’indigente

Un’ordinanza per accalappiare il branco di cani randagi (ben nove) che staziona, da mesi, nei pressi dell’abitazione di Torre Ovo di un indigente e la richiesta al Comune di Sava (comune in cui è residente) di sistemare in una struttura più adeguata l’uomo che vive un’abitazione fatiscente, priva di infissi e qualunque altro tipo di servizio.
E’ la decisione assunta dal sindaco di Torricella, Emidio Depascale, a seguito dell’ennesimo appello rivolto dall’ambientalista Mimmo Carrieri relativo alle condizioni di vita di Vittorio, il cittadino savese che vive in uno stato di estrema precarietà nella frazione turistica torricellese.
«Dopo la verifica effettuata da parte del Comando di Polizia Municipale di Torricella, il sindaco Depascale ha emesso (con effetto immediato) l’ordinanza per catturare l’ intero branco di cani randagi, al fine di ricoverarli presso il canile “Consorzio di Tutela e Prevenzione Randagismo S. Francesco”, sito del Comune di Lizzano e gestito dall’associazione “Amici del Cane”, con il quale il Comune di Torricella è convenzionato» fa notare Carrieri. «I cani in questione da diversi anni “sopravvivevano in simbiosi” con un uomo di 55 anni, indigente, che occupa un fatiscente fabbricato privo di infissi interni ed esterni, di servizi igienici, di allacci alla rete elettrica idrica e fognante. Il signor Vittorio è titolare di una pensione di invalidità di appena 276 euro».
All’interno di quella struttura nell’ agosto dello scorso anno furono trovati due cani morti, in avanzato stato di decomposizione.
«L’uomo aveva coperto le due carcasse con degli stracci nell’orto, sotto i raggi del sole, causando la reazione dei villeggianti che si lamentavano della qualità dell’aria resa irrespirabile» ricorda Carrieri. «Nella circostanza i tecnici della ASL dichiararono la totale inabitabilità del fabbricato e il sindaco di Torricella un’ordinava di sgombero immediato e la chiusura del fabbricato entro il “termine perentorio di 15 giorni”».
Sono però trascorsi otto mesi e l’ordinanza non è stata attuata. Carrieri è ritornato sulla vicenda e il sindaco Depascale, oltre a firmare l’ordinanza per l’accalappiamento dei cani, ha provveduto ad interessare le varie autorità competenti e, tra queste, i Servizi Sociali di Sava (comune in cui Vittorio risulta essere residente) affinché provvedano alla sua sistemazione in una struttura più dignitosa per un essere umano.











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