domenica 10 novembre 2024


29/06/2014 19:15:34 - Avetrana - Attualità

Il sindaco di Erchie: «Negli ultimi anni Avetrana è stata sempre associata ad un brutto evento. Da oggi, però, vogliamo che Avetrana venga identificata, dall’opinione pubblica italiana, come la città che ha lottato e che è riuscita a salvare il proprio mare»

 
Giuseppe Margheriti, sindaco di Erchie, si schiera accanto alla comunità avetranese.
«Questo mare lo sentiamo anche nostro» ha sostenuto, dal palco, Margheriti. «Se la politica resterà ancora sorda, siamo disposti ad andare sino in campo al mondo per impedire questo scempio».
Tutti sono concordi che la mobilitazione di Avetrana (tremila persone in corteo, più o meno il 50% della popolazione avetranese residente), è solo il primo atto di una protesta dura.
«Estenderemo la mobilitazione anche a Manduria» è riportato in un comunicato dei Verdi. «Poi ci recheremo a Bari, per protestare sotto la Regione Puglia».
Verdi che sono preoccupati per l’effetto di un recente provvedimento varato dal governo Renzi.
«Siamo preoccupati per la norma inserita nel decreto legge n° 91, approvato l’altro ieri dal Consiglio dei Ministri, secondo cui» fanno notare i Verdi, «l’AIA può prevedere limiti più alti di quelli attuali proprio in riferimento alle fognature e agli scarichi a mare».
Mentre il sindaco di Pulsano (Giuseppe Ecclesia) e il presidente del Consiglio Comunale di Nardò (Antonio Tiene) hanno riferito della lotta delle loro comunità ad altri depuratori che stanno compromettendo la cristallinità delle acque delle rispettive marine, il primo cittadino di Maruggio, Alfredo Longo, ha manifestato la disponibilità anche ad un gesto forte.
«Se i lavori per la costruzione della condotta sottomarina dovessero iniziare, i sindaci della zona dovrebbero depositare la rispettiva fascia tricolore sulla prima ruspa che arriverà in località Specchiarica».
A Manduria, intanto, è scoppiata la polemica per la decisione del sindaco Roberto Massafra di non aderire alla mobilitazione di Avetrana, giustificando la scelta per la non condivisione di uno dei due obiettivi del comitato unitario avetranese: l’individuazione di un sito alternativo a quello attuale.
Tantissime le critiche che sono piovute al sindaco Massafra dal popolo della rete, oltre che dalla gente che ha partecipato al corteo di Avetrana, sorpresa da questo forfait e preoccupata da qualche significato recondito che potrebbe avere.











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