venerdì 20 settembre 2024


03/07/2014 09:18:48 - Avetrana - Attualità

Mancini: «E’ stata una inutile, spietata, se non meglio morbosa, costruzione di una tragedia, ormai classica per un certo tipo di giornalismo»

Cronaca di un tentato suicidio che non è mai avvenuto, arricchita da analisi e giudizi su cause e motivazioni inesistenti, proprio perché l’episodio non si è mai verificato.
L’altro ieri mattina Vito Mancini, ex concorrente di Avetrana del Grande Fratello, si è ritrovato, suo malgrado, sulle pagine di diversi giornali, sia cartacei che in versione telematica, che riferivano di un suo presunto tentato suicidio. Mancini, che dopo l’esperienza del Grande Fratello, studia recitazione e spesso è impegnato nel cast di importanti compagnie teatrali, smentisce con decisione la notizia e stigmatizza il polverone mediatico montato ad arte.
«Alla luce di quanto scritto, letto e condiviso sul web, mi sembra opportuno ritornare sull’accaduto» afferma Vito Mancini. «Da un po’ di tempo a questa parte, alcuni motivi personali mi hanno portato ad affrontare momenti difficili, come può capitare a chiunque altro. Domenica, durante l’ennesima crisi di panico, ho ritenuto opportuno affrontare la situazione con l’ausilio dei medici. Da qui è partita una inutile, spietata, se non meglio morbosa, costruzione di una tragedia, ormai classica per un certo tipo di giornalismo, con l’aggiunta di dettagli ad hoc, a dir poco macabri, degni della bruttissima copia di Jessica Fletcher».
Vito Mancini è contrariato soprattutto perché qualcuno ha anche tirato in ballo persone a lui vicine.
«Non mi importa molto cosa si dice o si voglia dire su di me o sugli eventi della mia vita» dichiara ancora Mancini, «che comunque ritengo privata e degna del rispetto di tutti, nessuno escluso. Ma ciò che non sopporto è l’accanimento, la cattiveria e, torno a dire, la morbosità con cui ci si spinge ad accusare la gente che mi è intorno e a cui voglio bene, cercando di trovare il colpevole di una storia già inventata di suo, come se si potesse trovare la verità, quella famosa verità, che i più credono di avere in tasca, quando in realtà hanno solo pietre pronte a lapidare gente ignara e innocente per il solo motivo di sentirsi superiori, maestri di vita senza ombra di peccato. Ma, si sa, come diceva il grande De Andrè, “la gente dà buoni consigli sentendosi come Gesù nel tempio, se non può dare cattivo esempio”».











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