domenica 10 novembre 2024


10/08/2014 08:30:13 - Avetrana - Attualità

 «A Bari, lunedì, avevamo due possibilità: non firmare, facendo saltare il tavolo ed esponendoci al rischio che la Regione addebitasse a noi le responsabilità dell’interruzione del dialogo, oppure sottoscrivere questo primo verbale, in attesa di scoprire se davvero ciò che asserisce l’assessore Giannini è vero, oppure se si tratta solo di una manovra pre-elettorale. Naturalmente, io, per primo, sono insoddisfatto del risultato ottenuto. Ma la partita è ancora tutta da giocare»

Mario De Marco, sindaco di Avetrana, non ha difficoltà a definire una “debacle” l’esito del secondo incontro con l’assessore regionale ai Lavori Pubblici, Giannini.

«In quel momento non avevamo però scelta» spiega De Marco. «Era troppo rischioso non firmare quel documento, che è comunque solo un verbale sulle cose che sono state dette e che non compromette nulla. L’incontro decisivo sarà quello dell’8 settembre. Prima di allora, il Consiglio Comunale di Avetrana si riunirà poiché ho intenzione di chiedere un parere ad un avvocato amministrativista per verificare se ciò che asserisce l’assessore Giannini è corretto dal punto di vista formale e sostanziale. Altrimenti, è chiaro che non accetteremo più di proseguire il dialogo alle condizioni che Regione e Aqp vorrebbero imporci. Se, al contrario, la versione di Giannini è legalmente corretta, allora ciò che è stato ottenuto a Bari lunedì scorso è il massimo che Regione e Acquedotto potevano concederci».

Il sindaco di Avetrana mette a fuoco i suoi dubbi.

«Giannini si è impegnato a dotare il depuratore consortile delle tecnologie di affinamento indicate dalla Tabella 4 S» ricorda De Marco. «Ho chiesto se, per introdurre questa modifica progettuale, non fosse necessaria approvare una variante. Mi è stato risposto che è sufficiente aggiungere un modulo all’impianto. Al contrario, si sostiene che l’eliminazione della condotta sottomarina non è possibile perché, ad impedirlo, vi è l’avvenuta aggiudicazione della gara d’appalto. Vorrei, insomma, comprendere come mai per inserire il modulo della Tabella 4 S di affinamento delle acque non c’è bisogno della variante e non ci sono rischi che le aziende escluse dalla gara possano presentare ricorso, mentre per eliminare la condotta sottomarina si pongono così tanti problemi giuridici. Non solo. La legge prevede che i reflui affinati e sanificati con la Tabella 4 S non possono essere recapitati in mare: quest’acqua rappresenta, infatti, una risorsa, che non può essere sprecata. Tanti dubbi e tante perplessità che devono essere assolutamente chiariti prima dell’8 settembre».

C’è poi un altro aspetto che va approfondito.

«L’8 settembre saranno presenti anche i rappresentati dell’Arneo. Io vorrò garanzie precise sul loro impegno di assorbire 90 litri di reflui sanificati al secondo. Ho un timore: se l’Arneo, una volta che il depuratore entra in funzione, ci dice che non sa dove indirizzare questa enorme portata di acqua, che succede? Si scaricherà in mare 10 mesi su 12? Infine ci aspettiamo che la Regione deliberi gli impegni di spesa per portare alla Tabella 4 S la tecnologia del depuratore e per rendere funzionale la rete irrigua dell’Arneo».











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