lunedì 23 settembre 2024


25/08/2014 22:03:48 - Provincia di Taranto - Attualità

 Era uno dei cani di Vittorio, il signore di mezza età che vive in condizioni inumane

Un automobilista investe un cane e fugge via. I soccorsi di primo intervento scattano immediatamente: vengono coinvolti, oltre ai passanti, i vigili urbani e il servizio veterinario della Asl (il veterinario Francesco Marzo e gli assistenti tecnici Sebastiano Polimeno e Giuseppe Greco). L’animale, trasportato in una clinica privata di Francavilla Fontana (convenzionata con la Asl), è poi deceduto nella giornata successiva a causa delle conseguenze dello spappolamento della milza, generato dall’impatto con l’auto.

Una storia triste, come, purtroppo, in estate se ne verificano tante. Ma ciò che è accaduto a Torre Ovo va oltre la cronaca spicciola dell’episodio. Quel cane era uno dei tanti randagi di Vittorio, un uomo di mezza età che vive in compagnia di un nutrito gruppo di cani, in condizioni terribili: in un rudere senza infissi e senza alcun tipo di servizio (acqua, luce, fogna, riscaldamenti), con una pensione mensile di 280 euro.

«Vivere da “randagi” non è auspicabile per nessuno: un tetto sotto il quale ripararsi dalle intemperie, un pasto sicuro e un’assistenza sanitaria dovrebbroe essere un diritto per ogni essere che si rispetti. Che sia animale o uomo non cambia nulla!» sostiene l’ambientalista savese Mimmo Carrieri, che più volte ha segnalato alle autorità competenti il caso di Vittorio e che, attraverso un comunicato, ha reso noto anche l’episodio dell’investimento di un suo cane.

Vittorio ha quattro fratelli, tre dei quali vivono in Lombardia. Sono tutti comproprietari dell’abitazione di Torre Ovo e, forse proprio per questo, gli enti pubblici hanno difficoltà di intervenire per aiutare quest’uomo 56enne. Come al solito avviene in questi casi, ci si rimpalla le competenze, dimenticando che al centro della vicenda vi è un essere umano che vive, anche d’inverno, in condizioni … disumane.

Constatato il persistere della situazione di degrado, nel maggio del 2014 Carrieri ha presentato un esposto/denuncia alla Procura della Repubblica di Taranto, chiedendo l’apertura di un’indagine per verificare eventuali estremi di reato da perseguire penalmente.












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